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Le dichiarazioni / Folgaria

L'appello disperato del sindaco dopo la frana: "Fate presto"

Il primo cittadino Micheal Rech ha spiegato l'urgenza di ripristinare la viabilità: "Tempi da ridurre al minimo, tra un mese per di qua passeranno tutti i nostri turisti". Un ritardo che significherebbe un danno enorme per l'economia della zona

“La strada ha subito grossi danni che richiederanno tempo per essere sistemati. Il problema è che con  i primi di dicembre quella strada diventa la nostra principale via di comunicazione turistica”. È con queste dichiarazioni rilasciate a Trentotoday che il sindaco di Folgaria Michael Rech fa il quadro della situazione dopo la frana che ha colpito ieri la SS 350 in località Busatti.

Crocevia tra Veneto e Trentino – è la strada che conduce alla Valdastico –, la statale è stata interessata dalla frana nelle prime ore di ieri, domenica 5 novembre, al km 27, con alcuni massi grossi quanto autovetture. La strada è stata completamente interrotta e chiusa al traffico; fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta. Dopo i primi sopralluoghi la situazione è apparsa sin da subito gravissima.

Nelle stesse ore c’è stata la frana a Riva del Garda che ha isolato la Val di Ledro

Preoccupazione

La frana rappresenta un problema non indifferente per tutta la popolazione di Folgaria. Il sindaco Rech, nel corso della scorsa serata, ha sentito il presidente della Provincia Maurizio Fugatti dopo il sopralluogo in elicottero fatto col geologo della Provincia e con il servizio strade: Fugatti ha garantito a Rech il massimo impegno della nuova giunta sulla questione.

Frane, ancora disagi sulle strade del Trentino: la situazione 

Sì, perché la strada chiusa non rappresenta solo un problema di viabilità, tema con cui stanno facendo i conti sull’Alto Garda dopo la frana nella galleria Dom, con le decisioni della Provincia che stanno tenendo banco nelle ultime ore, ma anche per l’economia del territorio: “La sicurezza viene prima di tutto ma è importante che i tempi siano ridotti al minimo. Servono interventi di messa in sicurezza, ma bisogna aver cura anche dell’economia. Questa strada, tra poche settimane, diventerà la nostra principale via di comunicazione turistica con l’inizio della stagione invernale” continua il primo cittadino.

I problemi, però, sono già presenti: “Già adesso ci sono grossi disagi anche per i lavoratori pendolari, che dal Trentino vanno verso il Veneto e il contrario” conclude Rech. La situazione è evidentemente seria e grave e la speranza è che i tempi di riapertura e di ripristino siano il più breve possibili; ne va dell'economia di un intero territorio.

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