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Cronaca Gardolo / Via Alto Adige

Un caso di Coronavirus in Alto Adige

Primo caso in regione: si tratta di un giovane che è stato recentemente in provincia di Lodi

Primo caso di Coronavirus in Trentino Alto Adige: la conferma arriva dalla Provincia di Bolzano, dove si è regitrato un caso confermato. Si tratta di un trentenne di Terlano il quale si era sottoposto al test giorni fa risultando negativo. Ora, però, un secondo test avrebbe dato esito positivo.

In Alto Adige è in vigore un'ordinanza analoga a quella emanata in Trentino: scuole chiuse e massima attenzione ai grandi eventi in luoghi pubblici. Fino al mezzogiorno di oggi la Giunta altoatesina aveva smentito qualsiasi notizia di contagio in provincia di Bolzano. In serata è invece arrivata la conferma: il 31enne è positivo.

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La notizia è stata data alle ore 20 di lunedì 24 febbraio in una conferenza stampa dal presidente della Provincia, Arno Kompatscher. Erano presenti l’assessore alla salute, Thomas Widmann, il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Florian Zerzer, e la dirigente del Reparto Malattie Infettive dell'Ospedale San Maurizio di Bolzano, Greta Spoladore.

Il 31enne di Terlano è stato contattato dai Servizi sanitari lombardi dopo essersi recato a Castiglione d'Adda, in provincia di Lodi, dove è avvenuto il settimo decesso nelle ultime 48 ore. Il giovane si è sottoposto al test in Alto Adige. 

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Secondo quanto hanno riferito i vertici dell'amministrazione provinciale il test aveva dato esito negativo. Il seguito sarebbe stato somministrato un secondo test, ed in questo caso il risultato è stato positivo. Attualmente le forze dell’ordine stanno trasportando il campione a Roma dove, entro le prossime 48 ore, l’Istituto superiore di sanità effettuerà l’ultima definitiva verifica. L'ultima parola, infatti, spetta all'ISS. La Giunta provinciale bolzanina parla, per ora, di un caso "altamente probabile", ma non vuole prendersi la responsabilità di una conferma al 100%.

Il tampone prelevato dal paziente altoatesino è stato portato a Roma da una pattglia dei Carabinieri del Nas di Trento, gli unici all'interno delle forze dell'ordine, per esperienza e formazione ma anche per previsione di legge a poter gestire problematiche relative a sanità e salute pubblica.

"Il paziente non presenta sintomi: ciò è di uon auspicio"

“A seguito dell’esito positivo del secondo test – ha spiegato il direttore sanitario Pierpaolo Bertoli – sono state già avviate le indagini epidemiologiche per risalire alle persone che sono state in contatto con lui ed effettuare i necessari controlli. Coloro che saranno classificati come contatti stretti, se la positività verrà confermata, saranno sottoposte a misure di isolamento e sorveglianza epidemiologica”.

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La buona notizia è che il paziente risulta, letteralmente, "asintomatico". Questo il termine utilizzato in conferenza stampa. Significa che non presenta nessun sintomo, nemmeno lieve, di quella che potrebbe essere scambiata con una comune influenza. Nè febbre, nè tosse. La dottoressa Elisabetta Pagani, del Laboratorio di microbiologia e virologia dell'Ospedale di Bolzano ha aggiunto che “da ciò si evince come la carica virale sia bassa. Questo è di buon auspicio anche per l’infettività, anche se i prossimi giorni e le prossime ore saranno decisive”.

Il giovane paziente è, chiaramente, sotto stretta osservazione nonchè in isolamento. Sono in corso gli accertamenti per risalire alle persone con cui è venuto a stretto contatto.

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