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Il caso

Il Tar respinge il ricorso degli animalisti: via libera all'abbattimento dei lupi

Dichiarata legittima l'ordinanza firmata da Fugatti: è il primo caso in Italia

Il Tar di Trento ha deciso: i lupi della Lessinia trentina si possono abbattere. Respinto il ricorso degli animalisti, che avevano chiesto l’annullamento dell’ordinanza con cui il presidente della provincia Maurizio Fugatti aveva decretato l’abbattimento di due esemplari del branco ritenuto responsabile di diverse predazioni nella zona di malga Boldera.

Non è bastata la dichiarazione scientifica presentata dagli animalisti

Lav, Lndc, Wwf, Leidaa: erano diverse le sigle animaliste che avevano portato il caso davanti al tribunale per ottenere l’annullamento del decreto, che era stato sospeso il mese scorso in attesa della sentenza di oggi. Fugatti e la giunta ricevono quindi il via libera dal Tar per procedere all’abbattimento di due lupi del branco: è il primo provvedimento di questo tipo firmato in Italia.

Tutta la vicenda

Il 24 luglio, a pochi giorni di distanza dalla sentenza con cui il Consiglio di Stato ha sospeso l’abbattimento dell’orsa Jj4, Fugatti aveva firmato, con il benestare dell’Ispra, l’ordinanza per l’abbattimento di due esemplari del branco di lupi della Lessinia. Una misura immediatamente impugnata dagli animalisti, che avevano presentato un primo ricorso, respinto, al Tar di Trento. Lav, Lndc e Wwf avevano quindi presentato un secondo ricorso, al Consiglio di Stato, che stavolta aveva accolto la loro richiesta, sospendendo l’abbattimento fino al 14 settembre, la data della camera di consiglio in merito alla misura. Quest’ultima era però stata rinviata al 28 settembre, dando così di fatto alla Provincia 14 giorni di tempo per l’abbattimento dei due lupi. Ancora una volta, gli animalisti avevano immediatamente presentato ricorso (il 15 settembre) di nuovo al Tar, che ancora una volta aveva avuto esito negativo, ma il Consiglio di Stato aveva di nuovo sospeso l’ordinanza fino a oggi.

Quindi, la sentenza odierna: il Tar ha dichiarato legittima l’ordinanza firmata da Fugatti e dalla giunta. Fine della storia? Probabilmente no, gli animalisti potrebbero giocarsi nuovamente la carta del ricorso al Consiglio di Stato: prima che però arrivi la nuova decisione, la Provincia potrebbe già procedere all’abbattimento dei due lupi. 
 

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