rotate-mobile
Salute

Lotta ai tumori: a Trento arriva il rivoluzionario Linac

L’acceleratore lineare è uno strumento all’avanguardia nelle terapie oncologiche: sarà utilizzato su 350 pazienti l’anno

Si chiama Linac, ovvero Linear Accelerator, ed è il nuovo acceleratore lineare, strumento all’avanguardia nelle terapie antitumorali, che è stato installato nell’Unità operativa di radioterapia oncologica dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Un macchinario pionieristico per la cura delle pazienti affette da neoplasia mammaria, ma anche per trattamenti stereotassici e di radiochirurgia cerebrale, dal costo di 2 milioni e 250mila euro.

Uno strumento definito così dall’assessore provinciale alla salute Stefania Segnana: “Il Linac consente di essere ancora più precisi nel trattamento delle patologie antitumorali. L’evoluzione deve poi andare di pari passo con la specializzazione degli esperti che ogni giorno si occupano di diagnosi e cura, e su questo la nostra rete dei professionisti c’è”.

Non è finita qui, perché grazie al Pnrr e alla Provincia, Apss è già al lavoro per l’acquisto di un secondo acceleratore gemello, che diventerà operativo a inizio 2024. Ma perché questo apparecchio è così importante? Lo spiega Valentina Vanoni, direttrice dell’Unità operativa di radioterapia oncologica: “Dall’inizio di ottobre con il nuovo acceleratore sono già stati eseguiti 60 trattamenti e, con l’entrata a pieno regime, si prevede che verrà utilizzato per circa 350 pazienti l’anno. Rispetto agli altri acceleratori in dotazione all’unità operativa, vi è una maggiore precisione nell’esecuzione della terapia e una maggior velocità di esecuzione della singola seduta di radioterapia. Grazie al suo impiego è quindi possibile ridurre al minimo il disagio per i pazienti ed eseguire un numero maggiore di trattamenti”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lotta ai tumori: a Trento arriva il rivoluzionario Linac

TrentoToday è in caricamento