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La visita / Rovereto

"Più pantere e meno giungla", da Rovereto il Governo lancia la campagna per nuove espulsioni

"Al lavoro per rafforzare gli strumenti legislativi" ha detto il sottosegretario del ministero della Giustizia Andrea Delmastro, in visita sul luogo dell'omicidio di Iris Setti

“Ho vissuto questa vicenda come un fallimento dello Stato perché non è vero che non si poteva evitare, siamo oggi qui per ricordare una persona che poteva ancora essere con noi e non c’è. Ma lo Stato è più forte della criminalità e deve avere voglia di mostrare questa forza. A questo governo questa voglia non manca. Lavoreremo a stretto contatto con il ministero dell’Interno per avere al più presto strumenti legislativi più adeguati per espellere chi è socialmente pericoloso. Servono più pantere e meno giungla”. Queste le parole del sottosegretario del ministero della Giustizia Andrea Delmastro che oggi, 12 agosto, ha fatto visita al parco Nikolajewka di Rovereto, dove lo scorso 5 agosto la pensionata Iris Setti è stata uccisa a pugni da un senzatetto. 

"Qui per rassicurare i cittadini"

Ad accoglierlo una nutrito gruppo di esponenti di Fratelli d’Italia, fra cui il commissario provinciale Alessandro Urzì, il deputato Andrea De Bertoldi e il consigliere Claudio Cia. Prima del sottosegretario, a parlare è stato De Bertoldi, nativo di Bolzano: “Fratelli d’Italia è qui – dice il deputato – non per strumentalizzare la vicenda, ma per testimoniare la sua vicinanza alle persone. Noi non abbiamo dimenticato quanto accaduto, qualcun altro sì invece: non ho ancora sentito le parole che avrei voluto sentire dal sindaco di questa città, vorrei sapere perché un soggetto pericoloso e già noto non fosse stato ad esempio sottoposto al Tso. Non si tratta di polemica, ma di un’oggettiva analisi dei fatti. Non lasceremo che questa storia cada nel silenzio, siamo qui per rassicurare i cittadini e rinnovare il nostro impegno”.

Una marcia diversa

Ha preso quindi la parola Delmastro: “La vicenda mi ha scioccato e credo debba imporre una riflessione, è chiaro che qualcosa non ha funzionato – esordisce il sottosegretario -. Sono qui oggi per garantire ai roveretani che i loro messaggi e le loro paure non verranno ignorati”. Sotto accusa gli strumenti legislativi attualmente in possesso del governo, giudicati insufficienti: “Non consentono espulsioni rapide e sicure di soggetti socialmente pericolosi – dice Delmastro, facendo poi il punto sugli interventi da fare -. Da quando questo governo si è instaurato, abbiamo lavorato per rafforzare questi strumenti e la sicurezza delle persone: in pochi mesi sono stati assunti circa seimila nuovi agenti di polizia. Quanto accaduto dimostra che serve imprimere al nostro lavoro una marcia diversa, più veloce, per avere al più presto a disposizione gli strumenti per intervenire in maniera più efficiente in questi casi”.  

Le dichiarazioni del pm finiscono in Parlamento

Una riflessione dunque sulle controverse parole della procuratrice Viviana Del Tedesco: “Dichiarazioni improprie, c’è poco da aggiungere – prosegue il sottosegretario, che rincara -. Non parliamo di un campione olimpico, ma di un delinquente che ha commesso azioni che non possiamo accettare. E non ci sono né legami né altri processi in corso che tengano: se un soggetto è socialmente pericoloso e non si integra va espulso, mandato a casa”. 

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