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Perché il vero vincitore delle elezioni è Achille Spinelli

Ha tenuto il suo vecchio (strategico) assessorato, è vice di Fugatti, che lo ha preferito a Gerosa nonostante gli accordi sbandierati, e studia da papabile presidente della Provincia

Il vero vincitore di queste elezioni provinciali, che hanno incoronato per la seconda volta di fila Maurizio Fugatti, è Achille Spinelli. Si è preso una vicepresidenza che negli asset iniziali aveva già scritto il nome di Francesca Gerosa, ha mantenuto le deleghe strategiche da assessore che aveva nel primo governo Fugatti, è stato determinante in certi casi per la vittoria della coalizione e ora “studia” da presidente della Provincia (e, no, potrebbe non essere necessario aspettare la fine del mandato).

Chi è Achille Spinelli

Dottore commercialista proprio come Fugatti, Achille Spinelli era reduce da un mandato come assessore tecnico allo Sviluppo economico e all’innovazione tecnologica. In questa legislatura sarà assessore allo Sviluppo economico (un bis), lavoro, università, ricerca, politiche per la famiglia. Tra le cose di cui si dovrà occupare, il coordinamento dei fondi strutturali in arrivo dall’Unione europea. In altre parole, il Pnrr è affare di Spinelli.

Ruolo di potere e strategico, ottenuto anche e soprattutto grazie all’appoggio dato a Fugatti con la lista "Noi Trentino per Fugatti Presidente", che ha ottenuto poco meno di 25mila voti. La terza più votata della coalizione, dietro Lega e FdI. Insomma, l’uomo di fiducia di Fugatti, verrebbe da dire. E il tallone d’Achille (si perdonerà il gioco di parole) di Francesca Gerosa.

Eh sì, perché la donna alla guida di Fratelli d’Italia in Trentino, quella che nelle intenzioni doveva essere la Giorgia Meloni delle Dolomiti, dopo un lungo tira e molla con Fugatti – e tra Lega e FdI –, dopo aver accettato di cedere il passo al governatore uscente, si sentiva già sullo scranno di vice. In fondo, non è mai stato un mistero: se Fugatti vince, Gerosa vice. Così non è stato.

La lista di Spinelli e quel trionfo che ha dato la "spinta decisiva"

Intendiamoci, Gerosa non ha un assessorato di poco conto. Istruzione, cultura, giovani e pari opportunità, di fatto l’eredità di Mirko Bisesti. Ma, è chiaro che l’obiettivo era ben altro, ovvero quel ruolo che ha ottenuto il vero vincitore di queste elezioni. Ed anche per questo, FdI ha iniziato a manifestare il proprio malumore. Malumore che, chissà, potrebbe anche tramutarsi in colpi di franchi tiratori. Non si è a quel punto, certo, ma se alla prima riunione di giunta il blocco di Fratelli d’Italia, Gerosa in testa, diserta, vuol dire che le crepe ci sono eccome.

Fantapolitica. Forse

Intanto, intorno al nome di Spinelli circola anche un po’ di fantapolitica. I rumors danno un Fugatti che potrebbe lasciare lo scranno più alto di Piazza Dante per candidarsi alle Politiche 2027. A quel punto, Spinelli diventerebbe automaticamente il presidente della Provincia di Trento, con un background come assessore e vice e con davanti i mesi giusti per prepararsi a una corsa come leader di un centrodestra che, oggi, appare frammentato.

E chissà che non sia proprio lui l'uomo destinato a essere il collante della coalizione. Ripetiamo, è fantapolitica. Ma, forse, avremmo detto la stessa cosa qualche mese fa parlando del ruolo di vicepresidente in un’ottica che non prevedesse Francesca Gerosa.

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