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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca / Castello-Molina di Fiemme

Con Viviana Micheluzzi 14 vittime di femminicidio in Italia nel 2022

La donna è stata uccisa dal marito a Castello-Molina di Fiemme. La senatrice trentina Conzatti (Commissione femminicidio): "Una carneficina, fare di più per prevenire"

Martedì 29 marzo "l'ennesimo atto di violenza familiare" ha sconvolto la comunità di Castello-Molina di Fiemme: Mauro Moser, 56 anni, ha ucciso la moglie Viviana Micheluzzi e poi si è tolto la vita. "Quello che dobbiamo ricordare - scrive oggi la senatrice trentina Donatella Conzatti, segretaria della Commissione sul femminicidio al Senato - è che si deve e si può fare di più".

Proprio lo scorso 16 febbraio la Commissione aveva approvato la relazione sugli uomini maltrattanti. "La Convenzione di Istanbul ratificata in Italia 10 anni fa - spiega Conzatti - ci dice come, certamente punire, ma ancora prima prevenire a partire dall’educazione al rispetto nelle scuole fino alla rieducazione degli uomini autori di violenza. Non basta più essere costernati e addolorati, perché è una carneficina: una donna in Italia viene uccisa ogni due giorni e mezzo e una donna su tre nel corso della propria vita ha subito una qualche forma di violenza”.

Secondo i dati del ministero dell'Interno (aggiornati al 27 marzo) sono 21 le donne uccise in ambito familiare/affettivo dal primo gennaio 2022. Di queste, 13 hanno trovato la morte per mano del partner o di ex partner. Con il femminicidio di Viviana Micheluzzi le vittime salgono a 14.

Vite stroncate dalla brutalità di uomini violenti. Vite sconvolte, come quella dei tre figli di Viviana Micheluzzi, ora costretti a fare i conti con la perdita di entrambi i genitori. È stato proprio uno di loro a ritrovare i loro cadaveri. Sul sito "I dolci sapori del bosco", l'apicoltrice che domani avrebbe compiuto 51 anni si raccontava così: "Mi chiamo Viviana, mamma di tre splendidi figli. Tutti i giorni le api e il mio mestiere mi danno la possibilità di far capire a loro cos’è la natura e qual’è il modo migliore di viverla. Giorno dopo giorno continuo ad approfondire e migliorare le mie conoscenze in apicoltura, mettendole in pratica nella mia azienda. Le api sono un patrimonio da coccolare e difendere".

14 donne uccise in Italia in tre mesi

A Latina, Nadia Bergamini, 70 anni, muore il 14 gennaio uccisa dal genero Antonio Salvatore Zappalà, 44 anni. La donna aveva problemi di deambulazione ed era costretta su una sedia a rotelle. Stando alle indagini, di fronte a una richiesta di aiuto da parte della suocera, l'uomo l'avrebbe colpita ripetutamente fino a farla cadere a terra. Trovata agonizzante dalla figlia, la donna è stata portata in ospedale in codice rosso dove, nonostante l'intervento cui è stata sottoposta, è deceduta per le conseguenze delle percosse. Zappalà è stato arrestato.

Una donna di 40 anni, di origini marocchine, viene soffocata e uccisa dal marito, suo connazionale, a Motta Santa Lucia, in provincia di Catanzaro il 15 gennaio. L'uomo, dopo averla ammazzata è andato a lavoro e ha raccontato tutto al proprio datore. Secondo le indagini, al termine di un violento litigio, il 49enne, operaio edile, avrebbe ucciso la moglie. Al gip, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, l'uomo ha confessato il delitto, ora è in carcere con l'accusa di omicidio volontario.

Il 18 gennaio a Roma, in zona Marconi, Simona Michelangeli, 41 anni viene trovata morta nella sua abitazione. A chiamare i soccorsi è il convivente, 42 anni, ai quali racconta di aver trovato la propria compagna in crisi respiratoria sul letto. Ma sul corpo della donna, i soccorsi notano lividi. Secondo le indagini, la donna sarebbe stata ripetutamente vittima di maltrattamenti. L'uomo è stato arrestato.

A Grumo Nevano, in provincia di Napoli, Rosa Alfieri, 23 anni, viene ritrovata senza vita il 1° febbraio all'interno di un condominio dal padre della ragazza. La 23enne era stata attirata con una scusa in un appartamento del palazzo da un vicino che l'ha uccisa: si tratta di Elpidio D'Ambra, 31 anni, che al gip confessa il delitto.

Il 5 febbraio a Zeddiani, in provincia di Oristano, Daniela Cadeddu, 51 anni, viene ammazzata dal marito Giorgio Meneghel, 53 anni. I due erano separati, ma vivevano insieme. L'uomo l'ha uccisa colpendola due volte alla testa con un martello. Il 53enne ha confessato l'omicidio.

Il primo marzo a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, Anna Borsa, 30 anni, viene uccisa con colpi di pistola, dal suo ex, Alfredo Erra, 40 anni. La 30enne è stata uccisa mentre era nel salone del parrucchiere dove lavorava. Erra ha ferito anche altre 2 persone presenti in quel momento nel negozio. Dopo averle sparato, Erra ha tentato di suicidarsi rivolgendo verso di sé la pistola, senza riuscirci. Si è dato alla fuga, ma è stato catturato in una area di servizio dell'autostrada A2. L'uomo è stato portato in carcere, con l'accusa di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione.

L'8 marzo a San Leonardo di Cutro, in provincia di Crotone, viene ammazzata con un colpo al petto Vincenza Ribecco, 60 anni. I carabinieri della compagnia di Crotone anno fermato il marito, 69 anni, con l'accusa di omicidio volontario premeditato e porto abusivo di arma.

Arriviamo al 10 marzo quando a Napoli, Anastasiia Bondarenko, 23 anni, arrivata in Italia dall'Ucraina da due mesi, muore carbonizzata nel rogo dell'appartamento in Vico I Sant'Antonio Abate dove viveva con la figlia di 5 anni e altri connazionali. Ad appiccare il rogo, secondo i carabinieri, Dmytro Trembach, cittadino ucraino e compagno della donna, fermato dai militari dell'Arma.

Il 12 marzo a Lentini, nel Siracusano, viene ammazzata con una coltellata alla gola Naima Zahir, 45 anni. Dopo un lungo interrogatorio, per l'omicidio è stato indagato il marito.

Di questi giorni invece il ritrovamento del cadavere di Carol Maltesi. Reo confesso del delitto il vicino di casa Davide Fontana che avrebbe ammesso le sue responsabilità agli inquirenti. La vittima aveva un figlio di 5 anni.

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