Orsi: la politica fa quadrato intorno a Fugatti

Gli echi della manifestazione di ieri, domenica 30 aprile, a Sabbionara di Avio, il paese in cui vive il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, che ha visto scendere in strada gli animalisti, con anche alcuni momenti di tensione, non si placano. Continua, infatti, l’ondata di solidarietà della politica nei confronti di Fugatti che, peraltro, era stato messo sotto scorta nel 2021 per le pesanti minacce ricevute proprio sulla gestione di orsi e lupi.

Ne è un esempio quanto riferito dal segretario del Patt Simone Marchiori: “Era già evidente da tempo che si fosse perso il buonsenso in relazione alla vicenda della gestione dell’orso in Trentino con associazioni animaliste, esponenti di spicco della società e privati cittadini più preoccupati della sorte dell’orsa assassina che del valore della vita umana. Qui siamo di fronte alla violazione dei diritti fondamentali di una persona, in questo caso il presidente della Provincia, che non può vedere violata la propria sfera personale da parte di chi vorrebbe imporre le proprie idee senza il benché minimo rispetto del confronto democratico”.

Ferma condanna di quanto accaduto anche da parte del presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, così come da tutti gli ambienti della Lega (il partito di cui Fugatti è uno dei principali esponenti, ndr). Ed è proprio quelli da cui proviene anche il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher che ha dichiarato: “Quando il diritto di manifestare degrada a vera e propria inciviltà. Non trovo altro modo per definire il ritrovo di un gruppo di pseudo ambientalisti a casa del presidente Maurizio Fugatti. Se i trentini hanno in stragrande maggioranza compreso bene la situazione, questi contestatori del fine settimana, venuti da fuori, hanno fatto e continuano a fare spregio delle regole base dell’educazione e della convivenza”.