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Cronaca San Giuseppe / Via Livio Marchetti

Dramma in via Marchetti: Rampanelli ha descritto tutto in due lettere

In una delle due lettere l'uomo avrebbe descritto nei dettagli il terribile gesto, prima di togliersi la vita a sua volta. Inizialmente si è parlato di gelosia come movente, in realtà Rampanelli sospettava che la convivente stesse per lasciarlo

Emergono altri particolari nelle indagini sulla triplice tragedia avvenuta ieri in via Marchetti a Trento: Claudio Rampanelli ha descritto tuttonei minimi dettagli. Lo hascritto su alcuni fogli di carta, destinati agli uomini della procura, nel tempo intercorso tra l'uccisione delle due donne, la convivente Laura Simonetti e la figlia di lei Paola Ferrarese, e l'estremo gesto con il qualeinfine si è tolto la vita. Nelle pagine di quaderno scritte a penna ha dato informazioni dettagliate, riferendo perfino quale coltello è stato usato e dove i poliziotti avrebberopotuto trovarlo.

Il movente: inizialmente si è parlato di gelosia (il primo ad usare questo termine è stato il PM Pasquale Profiti intervistato dopo il sopralluogo insieme alla scientifica, clicca qui) ma da quanto rivelano gli inquirenti si tratterebbe più che altro della paura di essere lasciato. Claudio non sospettava che la convivente potesse avere altri uomini, ma che fosse pronta ad abbandonarlo. E' quanto emerge da un altro foglio, trovato dagli agenti nella camera da letto, accato ai due corpi.

L'uomo, ex carpentiere, aveva avuto un grave infortunio sul lavoro anni fa; successivamente aveva gestito un bar in città, per trovare poi impiego nei lavori socialmente utili. Conviveva da dieci anni con Laura Simonetti e con la figlia di lei, Paola Ferrarese, prossima alla laurea alla Facoltà di Ingegneria-Architettura di Mesiano, nell'appartamento al civico 9 di via Marchetti, teatro della tragedia di ieri. 

PER GLI INQUIRENTI IL CASO E' CHIUSO: ECCO LA RICOSTRUZIONE DEL DELITTO, clicca qui...

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