Omicidio Mara Fait, i risultati dell'autopsia
Sarebbero stati due i colpi fatali per l'ex infermiera
Sarebbero stati due i colpi fatali che hanno causato la morte di Mara Fait. È quanto emerge dall’autopsia sul corpo dell’ex infermiera, assassinata a Noriglio la sera dello scorso 28 luglio dal vicino di casa.
I risultati hanno confermato che l’accetta indicata come arma del delitto da Ilir Zyba Shehi, il 48enne responsabile dell’omicidio, è compatibile con le ferite riportate dalla donna. Ferite causate da tre colpi: due al collo, quelli fatali, e uno alla testa. Mara era in piedi quando è stata raggiunta dal primo fendente, mentre gli altri due le sarebbero stati inferti mentre si trovava distesa supina a terra, nella posizione in cui i soccorritori l’hanno trovata alle 20:30 dopo le chiamate al 112.
L’autopsia è finita quindi nel fascicolo della vicenda aperto dalla procura di Rovereto, a cui verrà aggiunta nei prossimi giorni anche la perizia psichiatrica di Zyba Shehi disposta dal gip e affidata al medico Ermanno Arreghini.