Omicidio Setti, dal Governo in arrivo norme per rendere più facili le espulsioni
L’intervento del Sottosegretario al Ministero dell'Interno, Nicola Molteni al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica
L’omicidio di Iris Setti non ha solo sconvolto Rovereto e il Trentino, ma ha anche colpito nel profondo l’opinione pubblica e la politica, chiamando le istituzioni a una presa di posizione comune: appare così, quindi, la convocazione di martedì 8 agosto del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in quel della Sala Giunta del Palazzo Pretorio nella città della Quercia,
A parteciparvi, il Sottosegretario al Ministero dell'Interno, Nicola Molteni, il commissario del governo Filippo Santarelli, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, il sindaco di Rovereto Francesco Valduga e quello di Trento Franco Ianeselli, i rappresentanti delle forze dell’ordine, della Procura di Rovereto, nonché il dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia e del dg dell’azienda sanitaria.
Da Palazzo Chigi a Rovereto
L’esecutivo Meloni non è rimasto indifferente di fronte a quanto accaduto nel parco Nikolajewka e il sottosegretario Molteni ha annunciato nuove norme che consentano procedure semplificate e veloci per un allontanamento immediato dal territorio nazionale dei soggetti che manifestino un profilo criminale rilevante, patologie di natura psichiatrica e che rappresentino un pericolo per la comunità.
L’obiettivo del Governo, a detta di Molteni, è quello di innalzare l’attenzione sul fronte del controllo del territorio, valutando un rafforzamento degli organici per le forze dell’ordine.
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Fugatti e Valduga, le reazioni
Il presidente della Provincia Fugatti ha ribadito ancora la necessità di regole più stringenti, che permettano l’arresto, la reclusione e l’espulsione dei soggetti critici, soprattutto in presenza di profili psicologici particolari.
Chi era Iris Setti? Parla l’ex collega
Rivedere le norme superando gli attuali limiti che ostacolano un intervento efficace su alcune puntuali situazioni critiche: anche il primo cittadino di Rovereto, Francesco Valduga, è d’accordo.
