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Truffe: così svuotano il conto al telefono

Come agiscono i malfattori

La truffa dello sportello bancomat continua a mietere vittime. Nel 2021 era accaduto in Trentino, in occasione di una compravendita di merce online. Il modus operandi è lo stesso: viene contattato un venditore online per la merce, si accorda il pagamento e il malfattore dà indicazioni per il pagamento facendosi trasferire dei fondi, invece che saldare il suo debito.

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Recentemente, questo tipo di truffa ha visto scattare l'arresto per due persone tra Brescia e Bergamo per sostituzione di persona, truffa aggravata e indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici: li ha disposti la procura di Potenza che ha incaricato le sezioni della polizia stradale di Potenza, Brescia e Bergamo di eseguire le ordinanze di custodia cautelare. In manette M.S., di nazionalità pakistana e titolare di un negozio di telefonia mobile a Maclodio (in provincia di Brescia), e G.D, italiano, residente invece a Bergamo. Per entrambi gli indagati è scattato un provvedimento di sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie equivalenti all'ammontare della truffa.

Come riporta Today, i provvedimenti cautelari, si legge in una nota della procura di Potenza, sono arrivati al termine di indagini coordinate dalla procura stessa e condotte dalla polizia stradale: questo a seguito della denuncia di un cittadino di Muro Lucano, vittima della cosiddetta "truffa dello sportello bancomat". Si tratterebbe di una tecnica "innovativa e insidiosa", che consisteva "nel creare artificiosamente un equivoco sulle modalità del passaggio di denaro dal conto corrente alla carta di pagamento ricaricabile".

Gli indagati - dopo aver mostrato interesse all'acquisto di prodotti e merci su internet - si presentavano con false identità al venditore e poi fornivano allo stesso indicazioni fuorvianti sulle modalità di pagamento. In particolare, avrebbero indotto la vittima a recarsi a uno sportello Atm per ricevere il pagamento, ma poi impartivano al telefono delle istruzioni che, invece, comportavano non il loro pagamento ma un trasferimento di fondi dal conto corrente del venditore a quello di loro disponibilità.

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