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La polemica

Lav impugna la delibera per uccidere l'orsa F36

La nota degli animalisti dopo l'ordinanza firmata da Fugatti

Non si è fatta attendere la risposta delle associazioni animaliste dopo la decisione del presidente della Provincia Maurizio Fugatti di dare il via libera all’abbattimento dell’orsa F36

Come fatto già nei casi di jj4, mj5 e dei lupi di malga Boldera, la Lega anti vivisezione (Lav) si è detta pronta alla battaglia legale contro la giunta provinciale: “Lav e Lndc Animal Protection sono al lavoro con gli avvocati Pezone e Letrari per depositare il ricorso per fermare questa ennesima oscenità – dichiara Massimo Vitturi, esponente del gruppo animalista -. Abbiamo già inviato una diffida per bloccare Fugatti e facciamo appello ai forestali trentini, pur se dipendenti della Provincia, e al loro senso di responsabilità, perché non si può condannare un’orsa che si è solo trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato”.

Cosa dice (davvero) il decreto di Fugatti sull'orsa F36

"Fugatti è fuori controllo"

Qualche settimana fa, F36 si è resa protagonista di un inseguimento a due cacciatori nei boschi sopra Roncone. Durante la fuga, uno dei due è rimasto ferito: “Una vera e propria condanna a morte per un’orsa che lo stesso decreto di Fugatti definisce non confidente – si legge nel comunicato della Lav -, e che, sempre secondo il presidente della Provincia di Trento, non può essere catturato e rinchiuso al Casteller perché il recinto tuttora libero deve essere lasciato in disponibilità per incarcerare l’orso MJ5”. Durissimo l’attacco al numero uno del Carroccio in Trentino: “Siamo al puro delirio, Fugatti è oramai fuori controllo e sforna condanne a morte di esseri viventi come si trattasse di giocare con la playstation” – prosegue la nota -, è evidente tutta l’inadeguatezza di questo personaggio nel gestire la fauna selvatica e la stessa sicurezza dei suoi concittadini”.

Video: Fugatti presenta il libro e arrivano gli animalisti

Un monito dunque anche ai forestali, invitati a fare obiezione di coscienza: “Si rifiutino di sparare all’animale – conclude il comunicato -, perché si tratta di un ordine che non ha evidentemente alcun senso se non raccattare un po’ di consenso elettorale per il presidente uscente alle imminenti elezioni provinciali di fine ottobre”. 

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