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Coronavirus, aperte strutture per chi non ha una casa

I Servizi sociali del Comune hanno rintracciato 60 persone senza fissa dimora indirizzandole ai punti di ospitalità cittadini

In città sono aperte le strutture di bassa soglia per le persone senza fissa dimora e l'unità di strada della Fondazione comunità solidale di Trento ha intercettato circa 60 persone indirizzandole ai punti di ospitalità presenti sul territorio.

Lo sportello unico per l'assegnazione dei posti nei dormitori è chiuso, ma rimane attivo tramite un numero di telefono provvisorio. Tutte le strutture di bassa soglia della città sono aperte e hanno attivato le misure di prevenzione stabilite a livello nazionale. Il Punto d'incontro ha ampliato l'offerta di accoglienza diurna, mentre a Casa di accoglienza Bonomelli sarà aperta 24 ore su 24. Il convento dei frati cappuccini, chiuso per quarantena, offre un servizio di distribuzione di panini.

L'attività di monitoraggio - si legge in una nota - è stata effettuata durante uscite diurne e serali, con sopralluoghi nelle zone dove le persone senza dimora trascorrono solitamente la notte. Le 60 persone individuate erano già note alla Fondazione perché presenti sul territorio comunale da diverso tempo.
   

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