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Cronaca

Morti per coronavirus nelle Rsa, in corso le verifiche del Nas nelle strutture

I controlli sono scattati nell'ambito di un'indagine della Procura di Trento sui numerosi decessi avvenuti all'interno

Nelle Residenze sanitarie assistenziali del Trentino si stanno svolgendo i controlli del Nucleo antisofisticazione e sanità dei carabinieri, scattati nell'ambito dell'idagine, da parte della Procura di Trento, sui numerosi decessi avvenuti in queste strutture a causa del coronavirus.

In base alle prime informazioni per l'inchiesta a oggi vi sono state due iscrizioni agli atti 'modello 45', ossia che non costituiscono notizia di reato. Nel frattempo il Nas ha effettuato verifiche nelle case di riposo. La prima ad essere sottoposta a controlli, mercoledì 22 aprile, è stata quella di Cadine, dove dall'inizio dell'emergenza Covid non sono stati registrati decessi.  I carabinieri avrebbero acquisito la documentazione legata alle procedure seguite per trattare e gestire i malati in questa fase.

Nei prossimi giorni è previsto un incontro con il procuratore, Sandro Raimondi, in seguito al quale dovrebbero iniziare gli altri sopralluoghi in molte altre Rsa del territorio, per ulteriori accertamenti.

Lo scontro tra Upipa e l'assessore Segnana

Dopo i numerosi decessi avvenuti nelle case di riposo trentine, l'ente che le gestisce, Upipa si era smarcato dalle accuse. "Non possiamo accettare che si adombri sul nostro operato l’accusa di condotta dolosa. Chi l’ha indebitamente proferita se ne assumerà le conseguenze - aveva scritto in una dura lettera la presidente Francesca Parolari - Upipa e Apsp non saranno il capro espiatorio perfetto di tutta questa brutta vicenda, su cui scaricare colpe e responsabilità. Non permetteremo che a pagare sia l’ultimo anello della catena, chi sta in prima linea, chi di fatto ha subito un evento sconosciuto, che nessuno a livello mondiale ha saputo adeguatamente affrontare, e lo ha combattuto con gli strumenti che gli sono stati messi a disposizione".

Lo scontro tra Upipa e l'assessore provinciale alla Salute Stefania Segnana risale già allo scorso 6 marzo quando l'Upipa si rifiutò di attenersi alle linee guida emanate dalla Provincia che prevedeva di non bloccare le case di riposo, come fatto in seguito, ma di lasciare che almeno un familiare o chi per lui (solitamente una badante) potesse entrare quotidianamente per dare assistenza agli ospiti. 

(Le dichiarazioni dell'assessore Segnana all'inizio di marzo)

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