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Terzo, con rimpianto, per Ravanelli a San Martino

Il pilota di Centrale di Bedollo brilla nelle prime battute, tra le mura amiche, prima che la sorte decida di mettergli i bastoni tra le ruote, tagliandolo fuori dalla lotta per il vertice.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Un podio non è mai da buttare ma il modo nel quale è maturata questa terza piazza, di classe S1600, al Rally San Martino di Castrozza, corso tra Venerdì e Sabato scorsi, lascia una buona dose di amarezza a Devis Ravanelli. Tornato al volante della Renault Clio Super 1600 di Erreffe Rally Team, condivisa con Fabrizio Handel, il portacolori di Pintarally Motorsport partiva con un buon passo sull'insidiosa "Gobbera" in versione notturna, caratterizzata da un fondo bagnato che il pilota di Centrale di Bedollo tastava per la prima volta con la francesina, ma un ottimo feeling gli consentiva di presentarsi al controllo stop con il secondo tempo di classe, mettendo in riga avversari con più esperienza. Sabato si ripartiva per un primo giro asciutto e Ravanelli sfiorava lo scratch sulla "Sagron Mis", incassando tre decimi da Lamonato per portarsi a ridosso, a sei decimi, dal leader Vigliaturo. Il buon ritmo del pilota di casa si consolidava anche nella successiva "Gobbera", terzo tempo in prova per una fotografia provvisoria che lo vedeva sempre secondo, a 1”3 dalla vetta.

Dopo le prime tre speciali Ravanelli viaggiava ad un inaspettato diciannovesimo assoluto, secondo tra le due ruote motrici e terzo nella provvisoria del gruppo RC3N. Un Sabato che si preannunciava ricco di soddisfazioni, prima dell'arrivo della doccia fredda. Sul quarto impegno, quello con la “Col Falcon”, il trentino si ritrovava improvvisamente senza freni, in un tratto particolarmente impegnativo in discesa, dovendo alzare forzatamente il piede.

"Non avevo mai corso sul bagnato con la Clio Super 1600 - racconta Ravanelli - ma devo dire che mi ci sono trovato molto bene, da subito. Ottima trazione ed assetto, mi sentivo in fiducia per poter spingere e devo dire che, onestamente, non ci aspettavamo di poter essere così competitivi, visti gli avversari che avevamo in classe che erano pochi ma con molta più esperienza di noi su questa vettura. Avevamo azzeccato tutte le scelte di gomme. Siamo partiti per la Col Falcon a tutta ma, sulla discesa, siamo rimasti senza freni. Fortunatamente non abbiamo toccato ma la delusione era davvero tanta. Sembrerebbe che l'eccessivo uso del sinistro abbia mandato in crisi l'impianto quindi, per il secondo giro, dovevo cambiare stile".

Con una classifica ormai congelata, impossibile riaprire la lotta per il primato ma con un buon margine sul quarto, Ravanelli firmava un altro terzo tempo, a 3”4 dal primo, sulla quinta. Deciso a non prendersi ulteriori rischi il portabandiera della scuderia di casa si avviava verso gli ultimi impegni di giornata ma la dea bendata decideva di provare un ultimo colpo di reni. Il cedimento del cric, nel tentativo di cambiare le gomme, lo obbligava ad affrontare l'ultima "Col Falcon" bagnata con gomme da asciutto, vivendola letteralmente con il cuore in gola. Terzo di classe S1600 e quarto di gruppo RC3N salvati, nell'evento trentino valevole per il Campionato Italiano Rally Asfalto e per la Coppa Rally ACI Sport di terza zona a massimo coefficiente, con una buona dose di amaro per un'occasione scivolata tra le dita. "Grazie - aggiunge Ravanelli - a tutti quelli che hanno creduto in noi, sostenendoci".

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