Che fine ha fatto lo smart working dopo la pandemia
Mentre l'Europa sperimenta con successo la settimana corta, in Italia si registra un passo indietro sul lavoro a distanza. Cosa ne sarà dello smart working?
Mentre l'Europa sperimenta con successo la settimana corta, in Italia si registra un passo indietro sul lavoro a distanza. Cosa ne sarà dello smart working?
Per fronteggiare la nuova impennata di diesel e benzina la consigliera provinciale chiede di puntare sul lavoro agile
In Trentino sono 211mila gli addetti tra pubblico e privato che si muovono ogni giorno per lavoro. Il 77% lo fa usando un veicolo privato
Le prime indicazioni contenute nella versione provvisoria del protocollo sul lavoro agile: l'adesione sarà su base volontaria, mentre sarà assente l'orario di lavoro preciso
Un protocollo sarà discusso con le parti sociali entro metà mese, fissando una serie di principi e paletti. Il ministro Orlando ipotizza sostegni a favore delle imprese che anche col nuovo anno continueranno ad utilizzare la modalità del lavoro a distanza. Secondo le previsioni rimarrà per 4,3 milioni di persone
Solitudine, perdita del work-life balance e condivisione degli spazi sono solo alcuni dei problemi più diffusi
L'indagine: "Analizzando le intenzioni per il futuro, sei smart workers di ritorno su dieci hanno dichiarato di non avere intenzione di tornare a fare i fuorisede con casa in affitto e di voler continuare a lavorare da remoto, dalla propria città di origine o da quella in cui si sono trasferiti dopo il lockdown"
Previsto da un emendamento al decreto 'Riaperture'. Non servirà l'accordo preventivo con il dipendente
Il 39% ha dichiarato di aver lavorato di più