E' stata trasportata al vicino pronto soccorso del S. Chiara la donna rimasta intossicata dal fumo che ha invaso uno scantinato di via Ortigara nella tarda mattinata di oggi. I Vigili del Fuoco hanno rapidamente domato le fiamme
Sospetta intossicazione per un'anziana coppia di Cavrasto: l'allarme è scattato verso le 18.00, il personale del 118 ha soccorso i due, che sono stati poi trasportati all'ospedale di Tione per gli accertamenti del caso. I sintomi fanno pensare ad un avvelenamento da funghi
E' stata trasportata in elicottero all'ospedale S. Chiara dove ricoverata in gravi condizioni la 25enne rimasta all'interno della casa mentre infuriava l'incendio, i genitori sono invece riusciti a mettersi in salvo in tempo. L'allarme per i Vigili del Fuoco è scattato poco prima delle 3 di notte
Fiamme in una fabbrica di Ceniga, frazione di Dro. A spegnere tempestivamente l'incendio sono stati gli stessi proprietari della fabbrica. Sul posto sono comunque intervenuti i Vigili del Fuoco, paura per una famiglia residente vicino alla fabbrica, che ha accusato malori ma i controlli in ospedale hanno escluso la possibilità di un'intossicazione
L'Asl ha deciso di interrompere la convenzione con l'istituto iperbarico, privato, che curava anche i tanti casi di emergenza per intossicazione da monossido di carbonio. La decisione è di natura economica: la convenzione costava all'ente pubblico 400mila euro all'anno. Ora le più vicine sono quelle di Brescia e Verona
Hanno accusato i primi sintomi attorno alle 23 di ieri ed hanno chiamato il 118. I due 29enni ghanesi sono stati curati alla camera iperbarica di Bolzano: si è trattato di un'intossicazione da monossido di carbonio causata dal braciere usato per scaldare la casa. Lievi conseguenze per una terza persona
Lo chiede il segretario del sindacato dopo i casi di intossicazione che in due giorni hanno coinvolto 12 persone. In questi casi la terapia avviene all'Ospedale di Bolzano dove ci sono due camere iperbariche per le emergenze ma anche per curare alcune malattie croniche. Il costo ipotizzato è di 1,5 milioni di euro
Due famiglie che si erano riunite nella stessa casa per passare un momento di festa hanno accusato malori e si sono rivolte al Pronto Soccorso di Rovereto. Nell'intossicazione sono rimaste coinvolte 10 persone, con sintomi abbastanza lievi, curate alla camera iperbarica di Bolzano. La causa, pare, un braciere che ha consumato l'ossigeno della stanza
I due, cittadini rumeni di 30 anni, sono stati trasportato prima al Pronto Soccorso di Trento e successivamente all'Ospedale di Bolzano dove seguiranno una terapia in camera iperbarica. L'intossicazione è avvenuta in casa, probabilmente a causa della stufa malfunzionante
Sono andati al Pronto Soccorso accusando malori, subito trasportati a Bolzano dove verranno curati in camera iperbarica. Carabinieri e Vigili del Fuoco hanno ispezionato la casa: la stufa a legna era vecchia e malfunzionante
Alle prime ore del mattino si sono svegliati accusando malori, hanno chiamato la guardia medica che ha dato l'allarme a 118 e carabinieri. Intossicazioni da monossido per i genitori e i 2 figli minorenni, trasportati all'ospedale di Bolzano
"Secondo l'esperto i disturbi intestinali potrebbero essere eventualmente collegabili allo stato di maturazione del prodotto, che ne ha aumentato l'acidità rendendo possibile un'eccessiva proliferazione di batteri lattici"
Nel frattempo, i casi simili in Italia si sono moltiplicati. Sempre con la frutta e le verdura pre-lavata arrivata nelle confezioni inviate dal ministero dell'istruzione nell'ambito del progetto "Frutta a scuola