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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Corsa in montagna: la premiata ditta Wyatt-Confortola conquista la decima Euromarathon

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

La pioggia non ha fermato la decima edizione dell'EuroMarathon, eco-trail della penisola di Muggia che si è conclusa nel segno della premiata ditta Wyatt-Confortola, mattatori nella 25 chilometri e compagni nella vita.

La manifestazione organizzata dall'Evinrude, pur subendo alcune defezioni per il cattivo tempo, ha portato alla partenza delle due competitive quasi 500 atleti, per nulla intimoriti dall'elevata quantità d'acqua caduta sul percorso nel corso delle ore che hanno preceduto lo sparo dello starter.

Il neozelandese Jonathan Wyatt (Atletica Trento), olimpionico ad Atlanta 1996 e sei volte campione del mondo di corsa in montagna, ha impedito a Mitja Kosovelj di calare il poker di vittorie, relegandolo in seconda posizione dopo i tre primi posti ottenuti consecutivamente nelle passate edizioni.

Kosovelj ha pagato i postumi di uno stato influenzale che ne ha condizionato la prestazione. Wyatt ha centrato la vittoria alla quarta partecipazione a questa gara, compiendo una poderosa rimonta sugli avversari.

Wyatt e Kosovelj hanno corso i primi sei chilometri insieme allo sloveno Simon Alic e al triestino della Trieste Atletica Riccardo Sterni, alternandosi al comando del gruppetto. Il trentadueenne di Nova Gorica ha provato a piazzare la zampata vincente al 15esimo chilometro, allungando sugli inseguitori, con il solo Sterni che è riuscito a rimanere nella sua scia.

È a questo punto che Wyatt ha inserito le ridotte e, a quattro chilometri dall'arrivo, ha sorpassato in salita prima Sterni e poi Kosovelj, andando a tagliare il traguardo in 1h52', davanti a Kosovelj (1h54'15") e a Sterni (1h56'13"). Il triestino ha voluto a tutti i costi il terzo gradino del podio, per poter così dedicare le proprie fatiche alla nonna Tina, «quasi una seconda mamma», che è scomparsa di recente.

Il quarto posto è andato allo sloveno Alic (1h58'16") e all'ultramaratoneta del Gs San Giacomo Paolo Massarenti (1h59'41").

Antonella Confortola, invece, non ha incontrato avversarie sul sentiero che l'ha portata diritta al primo posto. Dopo la vittoria ottenuta lo scorso anno, l'atleta della Forestale, già olimpionica nello sci di fondo e vicecampionessa mondiale in carica di corsa in montagna lunghe distanze, ha bissato il successo in 2h15'17", davanti a Michela Miniussi (Fincantieri Monfalcone/2h31'58"), Valentina Maj (2h42'), Serena Zacchigna (Gs San Giacomo/2h47'39") e Andreja Godec (Ad Stajerska/2h48'43").

Entusiasti i due vincitori, che hanno nuovamente scelto di chiudere la stagione agonistica sui sentieri che corrono fra l'Italia e la Slovenia, andando a cementare ulteriormente una solida amicizia con la società organizzatrice.

Una stretta di mano fra il presidente Evinrude Graziano Ferlora e l'organizzatore della corsa internazionale Amatrice-Configno, Bruno D'Alessio, ha consacrato un gemellaggio che è stato costruito nel nome della solidarietà e che porterà nel 2017 un gruppo di triestini a gareggiare sulle strade laziali colpite dal sisma.

«Sognate, osate e non mollate mai». Ferlora ha citato lo slogan di questa decima edizione per augurare «agli amici del Centro Italia» di potersi rialzare al più presto, ma anche per complimentarsi con gli atleti che, in barba al cattivo tempo, hanno onorato una manifestazione che è stata vinta «da due mostri sacri dello sport».

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