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Peghini cambia ancora idea. Quando il calcio è solo dilettantismo

Quasi da non crederci ma è la realtà. Francesco Peghini, presidente della Fersina, è riuscito nella non facile impresa di cambiare idea per la quarta volta in venti giorni

Quasi da non crederci ma è la realtà. Francesco Peghini, presidente della Fersina, è riuscito nella non facile impresa di cambiare idea per la quarta volta in venti giorni. Per carità chi si incaponisce sulle proprie posizioni senza ascoltare i consigli altrui o valutare attentamente le varie situazioni non dimostra grande elasticità mentale, allo stesso tempo non era propriamente necessario rendere pubbliche alcune “presunte” decisioni per poi fare puntualmente marcia indietro. Infatti anche l’ultima idea del numero uno perginese sembra destinata a tramontare: quindi niente nuova squadra che si chiamerà Trentino e giocherà al Briamasco. In serie D, alla fine, verrà normalmente iscritta proprio la Fersina come se in questo mese di giugno non fosse accaduto nulla. Peccato che non sia proprio così. I primi passi il buon Peghini li mosse verso Mezzocorona cercando un’alleanza strategica con i rotaliani e ipotizzando, in un primo momento addirittura una sorta di fusione, poi una stretta collaborazione soprattutto a livello di settori giovanili. Titoli sui giornali, l’operazione sembrava già fatta ma sul più bello ecco arrivare l’inatteso stop. A quel punto l’imprenditore valsuganotto, desideroso di trovare nuovi soci e quindi nuova liquidità, sposta l’attenzione verso il Trento. Incontra Pier Vittorio Belfanti e Daniele Bizzozzero: l’operazione sembra decisa e anche intelligente. Unire le forze della società perginese, quindi mantenere anche la quinta serie, con il blasone degli aquilotti. Sarebbe dovuto così nascere l’Ac Trento, con colori gialloblù e ovviamente di casa allo stadio Briamasco, con lo stesso Peghini presidente e Luciano De Paola in panchina. Di nuovo ufficializzazioni, paginate sui quotidiani, un discreto entusiasmo della piazza ma, attenzione attenzione, dopo una sola settimana ecco l’ennesimo colpo di scena. Il buon presidente della Fersina “si accorge” che muovendosi in questo modo dovrebbe, forse, rinunciare ad un contributo pubblico di 130 mila euro per la ristrutturazione del campo sportivo di via Dante. Oltre a questo, non meglio identificati personaggi politici, gli avrebbero consigliato di continuare per la propria strada magari spostando la società in via San Severino, chiamarla Trentino, partecipando alla D. Anche questo progetto, ad onor del vero campato in aria, fallisce miseramente prima di iniziare. E così, dopo tanto rumore per nulla, si riparte con: la Fersina in quinta serie e il Trento che forse si iscriverà in Eccellenza. Insomma nulla è cambiato se non la credibilità di alcune persone.

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