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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cgil: "Contributi alle associazioni sportive? Assumano i collaboratori"

Istruttori, allenatori, assistenti: tutti assunti con contratti precari. La Cgil all'attacco, dopo lo stanziamento di 200.000 euro di contributi da parte del Comune

Il Comune vara un piano di contributi da 200.000 euro per le associazioni sportive. I sindacati incalzano: "i contributi siano legati alla regolarizzazione del personale". Un mondo di precarietà diffusa. Questo si nasconderebbe, secondo la Cgil  del Trentino, sotto la facciata per  altri versi assolutamente rispettabile dell'associazionismo sportivo.

"Il Trentino è una delle province più sportive d'Italia e non mancano impianti e strutture d'eccellenza. Questo mondo nasconde però moltissima precarietà sul lavoro. Istruttori delle varie discipline, dal nuoto alla ginnastica, dal basket al calcio, ma anche educatori e assistenti che lavorano nelle moltissime colonie estive, hanno contratti di lavoro precari, salari bassi, pochissime tutele e nessuna copertura previdenziale. A fronte, invece, di finanziamenti pesanti che arrivano dall'ente pubblico".

La colpa, naturalmente, è della legge nazionale che prevede il contratto a progetto sportivo: fino a 10 mila euro di compensi senza nessun tipo di contribuzione previdenziale, niente malattie né ferie. Superata la soglia si applicano poi i vari contratti di collaborazione occasionale. “Precarietà a cui si aggiunge precarietà – denuncia Gabiele Silvestrin della Nidil - per lavoratori e lavoratrici che non sono sempre giovanissimi e hanno fatto dello sport il loro lavoro”.

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