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Giovedì, 25 Aprile 2024
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SERIE B – Aglietti: «Non siamo la squadra che dovremmo essere per tirarci fuori da questa situazione»

«Se sono preoccupato? Lo ero anche prima, perché una squadra che sia nei numeri sia nelle prestazioni recenti ha denotato certe problematiche, ha bisogno di tempo per risollevarsi. Il problema è che noi di tempo ne abbiamo poco, dobbiamo cercare di entrare in campo con una determinazione diversa»

Le dichiarazioni di Alfredo Aglietti in conferenza stampa a margine della sfida persa allo stadio Druso contro il Südtirol. Il tecnico del Brescia ha analizzato così la sconfitta dei suoi ragazzi:

«Non siamo la squadra che dovremmo essere per tirarci fuori da questa situazione. Ci dobbiamo togliere di dosso determinate paure, se andiamo in campo con preoccupazione, subendo gli avversari e perdendo i duelli, diventa difficile. Oggi è successo questo, anche se la partita è stata equilibrata, con poche occasioni. Nel finale potevamo segnare, abbiamo avuto delle situazioni favorevoli, potevamo essere più determinati. Anche sullo 0-0 la prima palla gol l'abbiamo avuta noi, ma abbiamo fatto troppo poco. Dobbiamo ripartire da una sconfitta che pesa molto in questo momento, ma dobbiamo anche capire che siamo noi a doverci tirar fuori da questa situazione.
Se sono preoccupato? Lo ero anche prima, perché una squadra che sia nei numeri sia nelle prestazioni recenti ha denotato certe problematiche, ha bisogno di tempo per risollevarsi. Il problema è che noi di tempo ne abbiamo poco, dobbiamo cercare di entrare in campo con una determinazione diversa. Oggi abbiamo subìto l'impatto di intensità fisica del Sudtirol e noi siamo stati poco determinati nel vincere duelli e conquistare le seconde palle, nella partita "sporca". Questa è la Serie B, non possiamo pensare di essere bellini ma non concreti, non pratici o cattivi. Dobbiamo ritrovare la voglia di fare battaglia che in questo momento facciamo fatica a dimostrare.
Se la contestazione può influire sul rendimento della squadra? Non lo so. Io non parlo della società, noi siamo dei dipendenti e dobbiamo dare di più, e lo stesso vogliono i tifosi. A prescindere da quello che saranno questi 20 giorni che ci separano dalla fine del mercato, e da quelle che sono le situazioni che hanno portato a questo punto, noi dobbiamo prenderci le nostre responsabilità per quello che è il nostro lavoro e le nostre prestazioni. Sappiamo che possiamo e dobbiamo fare di più, i tifosi non hanno tutti i torti a non essere contenti della squadra in questo momento. Tocca a noi trasformare i fischi in applausi, domenica affrontiamo la capolista, la squadra più forte in questo momento, e forse è la partita giusta per poter dimostrare qualcosa di diverso».

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