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Tra Fersina e Mezzocorona nessuna fusione ma solo collaborazione. Trento out

Nessuna fusione, nessuna acquisizione di chissà quali titoli sportivi. Fersina e Mezzocorona ma le due società manterranno le rispettive prime squadre nelle categorie di competenza

Nessuna fusione, nessuna acquisizione di chissà quali titoli sportivi. Il rapporto tra Fersina e Mezzocorona sarà certamente molto più approfondito e, si spera per i diretti interessarti più costruttivo, a partire dalla prossima stagione ma le due società manterranno le rispettive prime squadre nelle categorie di competenza. Per cui i gialloneri si presenteranno ai nastri di partenza del campionato di serie D mentre i gialloverdi si prepareranno ad affrontare l’Eccellenza. La collaborazione sarà fattiva soprattutto dal punto di vista dei settori giovanili nel senso che i ragazzi più promettenti del vivaio rotaliano verranno girati alla squadra allenata da Roberto Cortese così avranno la possibilità di confrontarsi con avversari più difficili mentre i giovani che ancora non sono maturi per la quinta serie nazionali troveranno spazio nel massimo campionato regionale con la maglietta dei draghi. Dovrebbe essere questa la soluzione finale trovata dal numero uno perginese Francesco Peghini e dal suo collega di Mezzocorona Alberto Grassi. Il condizionale è ancora d’obbligo ma salvo clamorosi imprevisti la telenovela si concluderà proprio in questo modo entro lunedì della settimana prossima. Quindi nessuno “sparirà”, nessuno venderà titoli ottenuti sul campo, i settori giovanili verranno salvaguardati così come tutti gli atleti già tesserati non verranno persi a costo zero. Non è stato facile trovare il punto d’incontro in quanto all’interno delle due società ci sono sempre state correnti di pensiero diverse: chi voleva la piena autonomia, chi era interessato a mollare tutto, chi a vendere e chi invece, forse i più saggi, puntava ad una collaborazione più concreta e meno di facciata. Insomma sull’asse Pergine-Mezzocorona il calcio provinciale proverà a ripartire anche se non sarà affatto semplice. In ogni caso va dato atto alle due realtà in questione di aver capito che curando ognuno il proprio orticello non si arriva da nessuna parte. Chi rimane fuori dai giochi, quasi abbandonato a sé stesso, è il Trento. I dirigenti gialloblù, nella fattispecie il proprietario delle quote Pier Vittorio Belfanti, non è riuscito a convincere Peghini e il suo entourage a cedere il titolo sportivo al sodalizio di via Briamasco. I tifosi del Trento dovranno quindi rassegnarsi all’ennesimo, triste, campionato d’Eccellenza sempre che l’imprenditore mantovano decida di costruire una squadra. Al momento infatti non ci sono ancora atleti tesserati, manca un allenatore, un direttore sportivo e chi più ne ha più ne metta. L’unico che materialmente ha investito negli aquilotti  negli ultimi mesi, Daniele Bizzozzero, sembra invece allontanarsi sempre più dal capoluogo deluso sia dai risultati che dai comportamenti non proprio trasparenti di tanti suoi “colleghi” e collaboratori.

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