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Bitumcalor ad un passo dalla promozione: ma prima c'è Napoli

Giovedì 10 maggio ore 20.30 PalaTrento: l'Aquila basket si giocherà, di fatto, una storica promozione in Lega Due. Un eventuale passaggio del turno sarebbe come una sorta di lasciapassare per la categoria superiore

Redazione 09 maggio 2012 12:05

Giovedì 10 maggio ore 20.30 PalaTrento. Una data e un luogo da ricordare per la Bitumcalor, che si giocherà, di fatto, una storica promozione in Lega Due. Infatti un eventuale passaggio del turno per la squadra bianconera rappresenterebbe una sorta di lasciapassare per la categoria superiore: basti pensare che rimarrebbero quattro formazioni e tre avrebbero il salto “garantito”, mentre la quarta potrebbe beneficiare di eventuali, e più che probabili, difficoltà economiche di realtà già presenti proprio in Lega Due.

I ragazzi allenati da Maurizio Buscaglia torneranno quindi in campo domani per disputare il primo match point verso la finale contro Napoli, dopo la splendida vittoria ottenuta quattro giorni fa in terra campana per 70 a 65. “E’ necessario pensare che non abbiamo fatto ancora nulla, altrimenti rischieremo di sbagliare l’approccio alla partita - spiega Andrea Massaggia, amministratore delegato della Bitumcalor srl, main sponsor della squadra. C’è grandissimo entusiasmo, inutile negarlo però dobbiamo compiere ancora l’ultimo passo. Spero che il clima al PalaTrento sia caldo così come quello che abbiamo trovato a Napoli, pensare che i nostri tifosi possano darci la spinta decisiva verso il passaggio del turno è una cosa fantastica”.

Massaggia continua sottolineando come: “In tutta sincerità in pochi di noi all’inizio della stagione si sarebbero aspettati un cammino così esaltante. Penso che abbiamo dimostrato di essere una squadra con la S maiuscola, riuscendo ad avere la meglio su realtà che possono disporre di budget di gran lunga più importanti del nostro. Ora ci manca l’ultimo tassello: quello più importante. Anche perché tornare eventualmente a Napoli non sarebbe affatto facile, per usare un eufemismo”.