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Quaderni del paesaggio trentino: presentato il primo volume

Rinsaldare il legame con l'ambiente per costruire un'idea di paesaggio che sia in continua evoluzione, attraverso progettualità che vadano in una direzione di sviluppo sostenibile e di rispetto dell'ambiente, si può fare

Il rapporto tra l’uomo e il territorio dove vive è un rapporto complesso che si è andato sempre più a delineare nel corso dei secoli con l’evoluzione dell’uomo stesso. Da prima era un rapporto paritario, dove uomo e ambiente erano perfettamente integrati l’uno nell’altro. A poco a poco però l’uomo ha iniziato ad acquisire sempre più consapevolezza delle proprie capacità di intervenire sull’ambiente, ed è passato da una posizione di integrazione ad una di dominio. La sua interferenza pressante sull’ambiente, che si è andato sempre più a tramutare in sfruttamento senza regole della Terra e delle sue risorse, ha fatto si che si arrivasse alle condizioni che tutti ben conosciamo: produzione di rifiuti e di veleni, erosioni del suolo e distruzioni di ambienti naturali di enorme portata. In una parola sola, problemi ambientali.


 

Ma questo rapporto sta ad indicare anche un’altra cosa: il paesaggio. «Il paesaggio, afferma Mauro Gilmozzi, assessore provinciale all’urbanistica, enti locali, personale, lavori pubblici e viabilità, è frutto del rapporto fra l'uomo e l'ambiente in cui vive, lo si può intendere certamente come l'ambito territoriale di una cultura. E quello che vediamo intorno a noi è il paesaggio che nel corso del tempo gli abitanti di questo territorio hanno costruito interagendo con la natura e con l’ambiente, ciascuno contribuendo alla produzione di un elemento fondante del “patrimonio identitario” del Trentino e delle sue comunità, costituito anche di valori e di significati simbolici, in parte peculiari e caratteristici di questi luoghi. Ma è anche un paesaggio che cambia e che ci accompagna verso il futuro, ed è di questo cambiamento che dobbiamo essere attori consapevoli». Essere attori consapevoli di questo paesaggio che cambia è proprio l’obiettivo della nuova collana dei "Quaderni del paesaggio trentino – materiali di lavoro dell’Osservatorio del paesaggio", edita dalla Provincia autonoma di Trento tramite Step Scuola per il governo del territorio e del paesaggio.


 

Il primo volume, presentato ieri mattina a Trento, riporta gli esiti del lavoro svolto dalla Scuola di Ingegneria dell’Università di Trento, incaricata di effettuare un’approfondita analisi e di elaborare scenari sui possibili assetti che, in futuro, potrà assumere il territorio. La ricerca, coordinata dal Professor Pino Scaglione, approfondisce il rapporto tra gli elementi identitari, i fattori di trasformazione e le possibili azioni di valorizzazione del paesaggio del Trentino e si è conclusa nella primavera del 2013. Entrambi i quaderni si pongono l’obiettivo di risolvere alcune problematiche territoriali specifiche e di fornire, come si legge nel comunicato stampa della provincia, indicazioni metodologiche idonee a supportare l’attività di pianificazione delle Comunità di Valle, nella prospettiva della redazione dei Piani Territoriali di Comunità.


 

Rinsaldare il legame con l’ambiente per costruire un’idea di paesaggio che sia in continua evoluzione, attraverso progettualità che vadano in una direzione di sviluppo sostenibile e di rispetto dell’ambiente, si può fare. Questi quaderni ne sono una testimonianza.

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