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Full immersion nella scienza, a Trento inaugurazione del Muse

Una sintesi armonica di storia, rivoluzione architettonica e natura. Tutto nel nuovo Museo delle scienze progettato da Renzo Piano

È partito il vero e proprio countdown: siamo a meno un giorno e una manciata di ore all’inaugurazione del nuovo Museo delle scienze di Trento. E la città orgogliosa s’infiocchetta e prepara a una 24 ore no stop di eventi, dalle 18.00 di sabato 27 alle 18.00 di domenica 28 luglio. E, neanche a dirlo, ingresso libero; non è prevista prenotazione, così come non sono necessari inviti per partecipare.

Dinosauri, biodiversità, ghiacciai e serre tropicali, ma anche fauna, flora, paleontologia, fossili e pietre dipinte. Sembra non ci sia altro da desiderare perché l'intera Natura sarà presente nel Muse, con la possibilità di vederla, toccarla, annusarla, assaggiarla. Un Museo di esperienze reali ed emotive, quelle che poi non si dimenticano. Spazio all’immaginazione al deliro dei sensi, quindi. E anche l’udito avrà la sua parte, non solo per il brulichio di commenti e voci dei visitatori, ma ascolto anche, nei grandi spazi progettati dall’architetto Renzo Piano, dei fossili delle varie ere geologiche, che avranno tutti la loro storia da raccontare.

Il presidente della Provincia di Trento, Alberto Pacher, ha commentato: “La struttura del nuovo Museo di Scienze si inserisce in un’area, quella del quartiere delle Albere, realizzata con lo sguardo e la mente rivolte al futuro. È  qui che nascerà il Trentino di domani: un territorio in grado di appropriarsi dei principi delle tecnologie green, dell’innovazione e della sostenibilità ambientale”.  Connubio tra architettura innovativa e valorizzazione del territorio, quella montagna che caratterizza Trento, e che all’interno del museo si percepisce come sottofondo.

Il museo è stato costruito nel quartiere, tra uffici abitazioni ed esercizi commerciali, anch’esso progettato da  Renzo Piano e  - spiega Pacher -  “realizzato come luogo aperto, sintesi d’avanguardia tra la conoscenza scientifica-tecnologica e l’uomo. Proprio in questo luogo abbiamo voluto rimarcare la forte relazione tra uomo e ambiente, tratteggiando, grazie a menti e mani sapienti, scelte future più sostenibili”.

I più curiosi e soprattutto appassionati di cibo esotico potranno scegliere di concedersi una cena con degustazioni tropicali (l’unica iniziativa a pagamento dell’inaugurazione) nella lobby del museo e una speciale visita della serra tropicale.

Per non farsi mancare proprio nulla si può optare, a fine serata, una performance di tango a cura dell’Associazione Culturale RossoAOvest, dalla voce di Olga del Madagascar e dalla sonorizzazione di Giuseppe Aceto aka The Fabulous Beard. E il ricavato sarà devoluto a favore dell’Associazione Mazingira che opera nel settore della solidarietà internazionale e della cooperazione allo sviluppo in Tanzania.

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