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Solidarietà

Il Trento addolcisce la Pasqua dei piccoli ricoverati al Santa Chiara

La delegazione gialloblù, capitanata dal presidente Mauro Giacca, ha donato uova e colombe nei reparti di pediatria e chirurgia pediatrica

“Noi prima siamo uomini e dopo giocatori” cantava Gianni Morandi nel brano “L’allenatore”. Una frase profonda e importante, che dimostra come le dinamiche della vita vengano prima delle logiche del terreno di gioco.

Dalle parti del Trento, evidentemente, lo sanno bene. Ed è per questo che, nei giorni scorsi, una delegazione della formazione gialloblù ha pensato bene di fare un gesto apparentemente semplice eppure di grande spessore umano, ovvero donare un momento di felicità, di gioia e di luce a chi soffre.

Anche perché in certi casi la sofferenza, soprattutto, in momenti particolari come le festività pasquali imminenti, si fa sentire ancora di più. Anche per questo, quindi, nei giorni scorsi patron Mauro Giacca, assieme al figlio Dejan, al responsabile del Settore Giovanile Matteo Cont e ai calciatori Cristian Pasquato, Andrea Brighenti, Alberto Barison, Alessandro Semprini, Luca Ferri e Mattia Sangalli sono andati ad incontrare le bimbe e i bimbi attualmente ricoverati nei reparti di pediatria e chirurgia pediatrica del Santa Chiara di Trento.

Foto di rito prima dell'ingresso al Santa Chiara

Ovviamente, non si sono presentati a mani vuote, ma portando con sé uova di Pasqua, colombe e cioccolatini. La società ha poi aggiunto, in un post sui social: “Grazie di cuore ai medici, agli infermieri e al personale sanitario dell’ospedale Santa Chiara di Trento e all’Azienda provinciale per i servizi sanitari per tutto ciò che fanno quotidianamente”.

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