Recital di Irina Lankova, pianoforte
A Storo, in Val Giudicarie, presso il Cortile di Palazzo Cortella al Dòs , sarà di scena Lunedì 9 Agosto 2021 la raffinata pianista russa Irina Lankova nel 6° concerto del Festival Internazionale “Omaggio all’Arte pianistica di Arturo Benedetti Michelangeli” La rassegna è organizzata dal Centro di Documentazione “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia con La Fondazione del Coro della S.A.T. ed il Centro Studi Val di Sole, con la direzione artistica di Stefano Biosa. Il concerto di Storo di Irina Lankova è in esclusiva italiana ed è organizzato in collaborazione con il Comune di Storo ed il CEDIS (Consorzio Elettrico di Storo). Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Lunedì 9 Agosto 2021, ore 21 Storo, Cortile di Palazzo Cortella al Dòs * * In caso di maltempo : presso la adiacente Chiesa di San Floriano Ingresso libero Recital di Irina LANKOVA, pianoforte Programma : Sergej Rachmaninov (1873-1943) Élégie in Mi bemolle minore (n. 1 da Morceaux de fantaisie, Op. 3) Étude-Tableau in Fa diesis minore, Op. 39 n. 3 Étude-Tableau in Sol minore, Op. 33 n. 8 Étude-Tableau in La minore, Op. 39 n. 6 Vocalise, in Do diesis minore, Op. 34 n. 14 Zdes’ khorosho, in Fa diesis minore, Op. 21 n. 7 Preludio in Sol diesis minore, Op. 32 n. 12 Moment Musicaux in Si minore, Op. 16 n. 3 Liebesleid Johann Sebastian Bach (1685-1750) - Ferruccio Busoni (1866-1924) Preludio Corale “Ich ruf’ zu dir, Herr Jesu Christ”, BWV 639 Alessandro Marcello (1673-1747) - Johann Sebastian Bach Adagio dal Concerto per oboe in Re minore, BWV 974 Franz Schubert (1797-1828) Klavierstück in Mi bemolle maggiore, D 946 n. 2 Improvviso in Sol bemolle maggiore, Op. 90 n. 3, D 899 Franz Schubert - Franz Liszt (1811-1886) Ständchen, S 560/7 (da Schwanengesang, D 957 n. 4) Auf dem Wasser zu singen, S 558/2 (da 12 Lieder, Op. 72, D 774 n. 2) Irina LANKOVA è nata a Michurinsk, in Russia, da una famiglia di ingegneri. Ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di sette anni e si è laureata con il massimo dei voti all’Istituto Musicale Gnessin di Mosca e al Conservatorio Reale di Bruxelles. Tra i suoi docenti si annoverano i celebri didatti russi Vladimir Tropp ed Evgeny Moguilevsky; ha inoltre studiato sotto la guida personale di Vladimir Ashkenazy. Dopo il suo applaudito debutto alla Wigmore Hall di Londra nel 2008, è stata inclusa tra gli Steinway Artists. Suona regolarmente nelle sale da concerto più prestigiose tra cui la Salle Gaveau a Parigi, La Monnaie a Bruxelles, Cidades das Artes a Rio de Janeiro e St. Martin-in-the-Fields a Londra. È ospite di molti festival internazionali quali Piano Folies Touquet, Académie d’Eté de Nice, Sagra Musicale Umbra, Schiermonnikoog Kamermuziekfestival, Festival de Wallonie, Brussels Summer Festival, Fortissimo d’Orleans, Berlin Summer Festival. Irina tiene inoltre seguitissime masterclass e cura la direzione artistica dell’International Music Festival “Max van der Linden” in Belgio. Ha su YouTube una rubrica, Piano Unveiled, molto seguita da musicisti ed appassionati. Da anni sviluppa una serie di eventi innovativi mettendo fra l’altro in evidenza le affascinanti connessioni tra musica, storia e altre forme artistiche. In questo ambito, nel 2020, ha realizzato con la video-artista Isabelle Françaix, un progetto multimediale sulle Variazioni Goldberg di Bach. Nel corso degli anni i suoi dischi dedicati a Rachmaninov, Scriabin, Chopin e Schubert, editi da Indésens o dalla sua personale etichetta, son stati acclamati dalla critica per la loro “grande sensibilità” (Pianiste), la “personalità” (La Libre Belgique), e “l’autorevolezza” (The Independent). Ha inoltre inciso nel 2014 per Indésens un album con la violinista Tatiana Samouil. Nel marzo di quest’anno è uscito il suo nuovo album Elégie con una personale selezione di composizioni di Rachmaninov, Schubert e Bach. Il video di presentazione del disco è stato curato dall’illustre fotografo Peter Lindbergh. Irina Lankova è descritta dalla critica internazionale come una pianista con un “tocco genuinamente poetico” (The Independent) e una “tavolozza infinita di colori” (La Libre Belgique).