"Parco di Martignano infestato dalle zanzare ed il Comune cosa fa?"
"E' scientificamente risaputo che le zanzare prolificano sfruttando anche i più piccoli ristagni - scrive una lettrice di TrentoToday -. Il Comune di Trento ha predisposto diversi modi per informare la popolazione per evitare che le stesse si diffondano. Quindi volantini, poster, siti internet, incontri. Tutto, giustamente, pagato. Lo scopo è sociale e ben venga questa spesa. Tra le buone pratiche che ogni cittadino dovrebbe adottare c'è quella di «tenere pulite le caditoie e le griglie, coprendole con reti a maglia fine o inserendo periodicamente un prodotto antilarvale», «coprire con coperchio o con rete a maglia fina anche tutti i tipi di contenitori nei quali può accumularsi acqua (bidoni, secchi, vasche, piscinette)». Le malattie trasmesse dalle zanzare all'uomo provocano ogni anno centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo, tanto da essere considerato il primo animale killer del pianeta La zanzara Anopheles è l'unica specie riconosciuta responsabile della trasmissione della malaria. Le zanzare Culex possono trasmettere l'encefalite, la filariosi e il virus del Nilo. Le zanzare Aedes, di cui la zanzara tigre è un membro, trasmettono la febbre gialla, la dengue, la chikungunya e l’encefalite. In Italia, ad esempio, nel 2007 sono stati segnalati i primi casi in Emilia Romagna per la chikungunya. Tutte le buone pratiche consigliate dal Comune e dalla Circoscrizione non sono in alcun modo seguite al Parco di Martignano. Dove i ristagni d’acqua sono sempre presenti e in maniera eclatante. Si parte dal torrentello, non solo sul suo percorso ma anche alla sorgente e alla foce, del tratto che interessa il parco, ci sono molti ristagni d’acqua. La canalina viene pulita ogni tanto e ci sono più che spesso ristagni d’acqua, in foto si può vedere persino una pianta che è cresciuta dentro. La fontanella vicino al parcheggio si riempe di foglie e altro. Anche qui le zanzare possono proliferare. Poi gli innumerevoli tombini pieni di acqua stagnante. Ce ne sono tantissimi. Qui o si fa in modo che l’acqua scorra sempre oppure si mettono delle reti a maglia fine. Ancora un tubo rotto che irrora il prato. Già l’anno scorso questo tubo non era interrato e di li passano in molti. Spesso si apre e regala terreno fertile alle zanzare. Eppure è anni che Comune e Circoscrizione vengono avvisati e rispondono sempre con espressioni fatalistiche. Loro fanno ma è colpa dei cespugli! Il parco dovrebbe essere per tutti. Ci sono i giochi per i bambini piccoli, c’è la possibilità di muoversi per quelli più grandi, il campetto da pallacanestro per i ragazzi e passeggiate per persone di ogni età. Ma andare al Parco è un calvario. E’ il regno delle zanzare. Ed è anche pericoloso date le malattie che questi insetti possono portare. Non mi interessa se non ci sono stati ancora casi in Trentino. Cosa aspettiamo che un bambino si ammali a Martignano per fare i lavori dovuti? I ristagni devono essere eliminati a costo di sotterrare il torrentello e chiudere la canalina. Quest’ultima poi non ha nessuno scopo, anzi è sempre un pericolo per tutti. Quanti bambini si sono già fatti male per questo elemento che vuole essere solo estetico e che funzionalmente non ha scopo? Quindi meno parole e più fatti. I soldi vanno spesi bene. Prima bisogna attuare azioni concrete non solo per dare il buon esempio ma anche per fare il lavoro per cui si è pagati. Poi chiedere ai cittadini di essere virutosi".