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La leggenda dei Krampus

Le origini di una tradizione che unisce la leggenda alla religione

Se vi capita di passare dal Trentino all'inizio delle domeniche di Avvento, e in particolar modo a ridosso della festa di San Nicola (5 dicembre) non perdetevi gli appuntamenti legati alla tradizione come la sfilata de Krampus.

Ma cosa significa questo termine? È stato preso in prestito dal bavarese dove 'krampn' che significa 'morto', 'putrefatto'. Più semplicemente sono dei demoni dalle sembianze mostruose, a tratti animalesche che si aggirano per le strade alla ricerca dei bambini, in particolar modo di quelli cattivi. Volti sono coperti da maschere diaboliche, gli abiti sono laceri, sporchi e consunti.

Le origini di questa usanza nascondo nel VI-VII secolo dopo Cristo. I giovani dei piccoli paesi di montagna indossando pellicce scendevano a valle per terrorizzare gli abitanti dei paesi vicini e derubandoli. Terminata la scorribanda i giovani si tolsero la maschera ma ecco che uno di loro non fece lo stesso: la sua non era una maschera era il diavolo in persona!

La leggenda narra così che gli abitanti terrorizzati invocarono l'aiuto del vescovo Nicola che esorcizzò il demone rispedendolo all'inferno.

Oggi la festa ha assunto un significato in parte diverso. La leggenda si fonde con la tradizione e la religione in prossimità del Natale. La sfilata degli uomini travestiti da demoni serve per 'andare a caccia' dei bambini cattivi per punirli. Il tutto con la presenza della figura del vescovo Nicola che aveva sconfitto il demone.

Se il 5 o il 6 dicembre passate dal Trentino non perdetevi questa usanza.

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