Giornata del gatto nero: cultura e Pet Carpet contro le superstizioni
L'associazione Pet Carpet ha lanciato la Campagna per la sicurezza stradale e contro i luoghi comuni in difesa degli animali
Il 17 novembre si celebra la Giornata mondiale del gatto nero, l'obiettivo è quello di superare e combattere le tante superstizioni legate ai felini dal manto "total black". La loro ingiusta cattiva fama ha origini lontane. Basti pensare infatti che già nel Medioevo, i felini neri venivano associati al demonio e, per ordine del clero, dovevano essere uccisi e bruciati vivi. La data non è un caso,il mese di novembre viene considerato il più triste dell'anno, inizia con la commemorazione dei santi e dei morti, e poi il numero 17 è legato alla sfortuna. Pare che in Italia solo il 10% delle persone che adottano un gatto, scelgono il nero.
La festa dedicata
La festa del gatto nero è nata una quindicina di anni fa per volere dell’associazione italiana Difesa Animali ed Ambiente. Lo scopo, è stato spiegato in un comunicato stampa dell’associazione ed è legato alla lotta per combattere il fenomeno dell’uccisione dei gatti neri. Questa nuova recente tradizione si è trasformata nel tempo nella giornata contro tutte le superstizioni, ma anche come occasione per festeggiare questo felino in passato tanto disprezzato e tanto amato allo stesso tempo.
Il gatto è un animale che ha attraversato i secoli venerato o odiato, a seconda delle epoche e delle credenze popolari. Venerato dagli antichi egizi e temuto negli anni della caccia alle streghe, quando si pensava che questo piccolo felino fosse legato a loro e quindi finivano a rogo insieme. "In tempi piu recenti - spigano dall'associazione - i gatti neri sono stati oggetto di sacrificio da parte di gruppi esoterici e satanisti e considerati animali porta sfortuna specialmente nella credenza popolare, mentre nella cultura anglosassone il gatto nero è considerato emblema della dea bendata, ovvero della fortuna". L'impegno quotidiano delle associazioni animaliste è volto anche a scongiurare che malintenzionati portino avanti pratiche quali sacrifici e uccisioni.
La leggenda della Befana e del gatto nero
Le leggende e le superstizioni (da sfatare ovviamente) su questo incantevole felino sono tantissime. Ad esempio, una storia racconta della Befana e del suo gatto nero. In questo caso, però, tende a ribaltare l’idea del gatto nero come simbolo di sfortuna.
La leggenda narra che anticamente tutti i felini erano tigrati, e che l’unico esemplare di gatto nero fosse proprio quello della Befana. Questo unico gatto non viveva sulla terra, ma vi faceva visita solo il 6 gennaio, quando accompagnava la Befana a cavallo della sua scopa. Come tutti gli esemplari della sua specie, anche il gatto della Befana era molto curioso e spesso si domandava come potesse essere la vita degli umani sulla terra; purtroppo, non conosceva questo pianeta perché vi faceva visita solo il 6 gennaio e dopo si ritirava con la sua vecchia padrona in una sorta di letargo fino all’anno successivo.
La leggenda narra che una notte del 6 gennaio, mentre accompagnava la Befana nella distribuzione dei regali alle famiglie, spinto dalla curiosità si sporse dalla scopa e cadde giù finendo nel caminetto di una casa; a quel punto la befana, invece di arrabbiarsi e correre a recuperare il suo compagno a 4 zampe, lasciò il suo gatto nero come regalo alla famiglia.
Quest'ultima con immensa gioia e stupore accolse il gatto a braccia aperte, ed è da quel momento che sulla terra accanto ai gatti tigrati iniziarono a circolare anche i gatti neri. Questa leggenda vuole insegnare che i gatti neri sono simbolo di buona fortuna, perché considerati come regalo della notte dell’Epifania.
La figura del gatto nero: differenza tra paesi e culture
Il gatto nero in molte culture è visto come simbolo di cattiva sorte e malaugurio, come in Italia, Spagna e Stati Uniti; al contrario in paesi come Inghilterra, Scozia e Giappone è simbolo di buon auspicio e si ritiene che averne uno in casa porti prosperità e benessere.
In Cina, invece, il gatto nero è portatore di povertà, fame e miseria; mentre, in Germania si ritiene che se un gatto nero attraversa la strada da sinistra a destra porti fortuna, al contrario da destra a sinistra porti sfortuna. Infine, in Lettonia quando nasce un gatto nero significa che ci sarà presto buon raccolto per tutti.
Sempre intorno alla figura del gatto vi sono tantissime altre credenze buone e cattive: in Scozia, ad esempio, si crede che se un gatto nero trova rifugio davanti all’entrata di un’abitazione, porterà tanta felicità alla famiglia che ci abita.
Una campagna di sensibilizzazione
In occasione della Giornata internazionale del gatto nero, l’associazione Pet Carpet ha deciso di dare il via a una campagna di sensibilizzazione sul tema della sicurezza alla guida e in difesa degli animali.
Il motivo dell’iniziativa è che ancora oggi, purtroppo, vi sono troppi pregiudizi, credenze popolari, antiche leggende risalenti al Medioevo, che ruotano attorno alla figura del gatto nero. Basti pensare che c’è chi nel trovarselo di fronte mentre attraversa la strada, con il suo passo elegante e sinuoso, immagina che improvvisamente la sfortuna possa prendere il sopravvento magicamente. Quindi, per sfatare questo mito e cercare di eliminare l’aura negativa che ruota attorno alla figura di questo bellissimo felino, il 17 novembre è stata istituita la Giornata internazionale del gatto nero, troppo spesso vittima di ingiuste superstizioni.
L'iniziativa
L’associazione "Pet Carpet - ente culturale e educativo per la salvaguardia degli animali e dell'ambiente", presieduta dalla giornalista Federica Rinaudo che, dopo aver lanciato un contest intitolato “Mi fa un baffo il gatto nero!”, nel quale ha coinvolto centinaia di appassionati con i loro brevi video colmi d’amore per questo amico a quattro zampe dal manto color della notte, ha deciso di promuovere una campagna per la sicurezza stradale e contro i luoghi comuni in difesa degli animali. L’iniziativa è in collaborazione con la Polizia di Stato e ha il patrocinio dell’Anas.
Cosa si vuole sottolineare e qual è l’obiettivo? Con questa iniziativa l’obiettivo è eliminare le antiche superstizioni che vedono il gatto nero come un pericolo per passanti e automobilisti, perché sulle strade a fare la differenza e a determinare eventuali incidenti sono la velocità alla guida e la distrazione degli automobilisti, che talvolta causano anche collisioni con molti animali notturni selvatici tra cui volpi, cinghiali, ricci e istrici. Per sensibilizzare l’opinione pubblica tutta è nata così una campagna social con il claim “Velocità e distrazione i veri pericoli della strada. Questa non è una leggenda”, che sarà supportata da un vademecum, elaborato dalla Polizia di Stato, che include tutte le regole da seguire al volante e come comportarsi nel caso si investe un animale.
La campagna prevede, inoltre, la partecipazione di un gruppo di influencer dei più diversi settori, uniti dall’amore per gli animali: i cosplayer Ambra Pazzani, Meryl Sama, Alessandra Tritapepe, Leon Chiro, Eugenia Bellomia, Giuditta Sartori e Crystal Emiliani, i doppiatori Maurizio Merluzzo e Flavio Aquilone e la streamer Kikicima, che dai propri profili Instagram pubblicheranno una story con l'hashtag #stradesicurepetcarpetnopregiudizi.
Accanto a tutte queste iniziative, vi sarà anche un’interessante mostra fotografica digitale realizzata con la prima rete nazionale di pet photographers professionisti, Dog Photo Italy, che nelle varie regioni ha realizzato immagini legate ai gatti neri e al loro vissuto quotidiano in perfetta armonia con gli umani, e che sarà lanciata dagli stessi profili dei fotografi e visibile sulla pagina Facebook del Pet Carpet Pet Festival.
Castellano: la leggenda del gatto bianco ed il "campo del sorcio"
7 regole importanti sulla strada
- Guidare non è uno scherzo, quindi non distrarti!
- Se al mattino presto, all’imbrunire o di notte ti trovi nelle vicinanze di una campagna, bosco o cespuglio, fai molta attenzione: un animale potrebbe comparire all’improvviso tagliandoti la strada.
- Se vedi un animale sul ciglio di una strada, rallenta e non accecarlo con gli abbaglianti.
- Se l’animale è proprio in mezzo alla strada, rallenta e, se occorre, fermati; ma non dimenticare le quattro frecce! I conducenti dei veicoli che sopraggiungono capiranno che c’è un ostacolo. Usa il clacson e i fari anabbaglianti, vedrai che l’animale si allontanerà e tu potrai riprendere il viaggio.
- Non sterzare improvvisamente e non invadere le altre corsie per schivare un animale, è pericoloso per te e per gli altri. Mantieni sempre una velocità adeguata così avrai il tempo di frenare.
- Se investi un animale vagante, mantieni la calma, ferma il veicolo, aziona le quattro frecce, indossa il giubbotto catarifrangente e posiziona il triangolo di emergenza: collocalo però ad almeno 50 metri alle spalle del veicolo (100 mt. in autostrada).
- Chiama subito il 112 se investi un animale e ricordati di comunicare dove ti trovi e la posizione del pet. I soccorsi non tarderanno ad arrivare.
Inoltre, è importante ricordare che:
- L’investimento di un animale, che sia un cane, un gatto, un capriolo o qualsiasi altro animale selvatico o domestico, dev’essere obbligatoriamente denunciato altrimenti si incorre nella violazione dell’art. 189 del Codice della Strada che prevede sanzioni fino a 1.691 euro.
- Appropriarsi o portar via l’animale selvatico morto costituisce reato perseguito penalmente.