rotate-mobile
Religione

Beatificazione a un passo: per il Papa la Meneghina di Capriana è venerabile

La decisione su Maria Domenica Lazzeri è motivo di gioia per la diocesi di Trento. Anche suor Leonilde Rossi nella lista della Santa Sede

Maria Domenica Lazzeri, la “Meneghina” di Capriana, vissuta a cavallo tra le valli di Cembra e Fiemme, è prossima alla beatificazione; parola di Papa Francesco. Il pontefice, infatti, ha riconosciuto, le “virtù eroiche”, con un decreto firmato oggi, giovedì 23 marzo: la Meneghina, nata nel 1815 e deceduta nel 1848, è stata definita “venerabile serva di Dio”.

La storia di Maria Domenica è evidentemente una storia tanto di devozione quanto di sofferenza: si recava con la madre ad assistere gli ammalati durante la pandemia del 1833 quando anch'essa si ammalò e non si alzò più dal letto, identificandosi sempre più, anche nelle stigmate, con Cristo, finendo per essere riconosciuta pure come l’Addolorata di Capriana.

“La nostra Chiesa gioisce per questa sua figlia che ha saputo offrire, nel silenzio della sua sofferenza, una testimonianza unica di dedizione agli altri e di umiltà. Maria Domenica ha incarnato con fede cristallina il disegno di Dio su di lei ed è divenuta una bella notizia per innumerevoli persone, perché segno tangibile dell’abbraccio del Dio di Gesù per ogni donna e ogni uomo” il commento dell’arcivescovo trentino Lauro Tisi.

La decisione dalla Santa Sede è stata descritta in questa maniera da don Giulio Viviani, già cerimoniere pontificio, oggi parroco a Mezzocorona e vicepostulatore della causa di beatificazione della Meneghina: “È un passo davvero importante, che ci consente di ritrovare e indicare in Maria Domenica un simbolo di tanta fatica di innumerevoli donne delle nostre valli, che hanno sofferto veramente e soprattutto hanno offerto a Dio le loro pene in un lavoro spesso sfibrante, per amore delle loro famiglie”.

Suori Leonilde Rossi

Ma non c’è solo la Meneghina tra i trentini prossimi alla beatificazione. Per le “virtù eroiche” è stata riconosciuta anche la religiosa nativa della val di Cembra suor Leonilde Rossi, della Congregazione delle Suore Missionarie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.

Nata a Lisignago il 10 novembre 1890, a soli 15 anni lasciò il Trentino per entrare nell’Istituto dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria a Pola, in Istria. Fu insegnante, superiora della comunità e direttrice della scuola materna della Regia Marina. Quindi, nell’ottobre 1932 venne eletta superiora generale e in seguito confermata superiora generale per altri sei anni, nel 1939. Nell’ottobre 1945, allo scadere del suo mandato, a causa delle precarie condizioni di salute fu costretta a ritirarsi nel paese di Vicarello, sul lago di Bracciano, dove morì il 12 dicembre dello stesso anno.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Beatificazione a un passo: per il Papa la Meneghina di Capriana è venerabile

TrentoToday è in caricamento