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Cosa sono le carte trentine e perché si differenziano dalle altre?

La particolarità delle carte trentine

Essere trentini significa avere usi, tradizioni e costumi diversi dalle altre regioni d'Italia. Ma questo è un dato assodato anche per altre realtà italiane. La Toscana per tradizioni e costumi non è come la Lombardia, o la Campania e la Puglia.

Questo vale per le tradizioni ma anche nei giochi come ad esempio le carte. Il Trentino infatti ha le proprie figure e i propri 'mazzi'. Ma in cosa si differenziano. Le carte trentine sono in stile italiano, e fin qui nulla di strano. Il mazzo è composto da 40 o 52 carte; le "figure" (o "carte vestite") sono intere, di disegno arcaico, con soli cinque colori privi di sfumature (bianco, nero, blu, giallo, rosso).

Solitamente misurando 50millimetri per 94 millimetri, e al tatto sono più tozze delle trevigiane. Sia i valori numerali sia le figure presentano una bordatura interna. Il valore delle carte dal 2 al 7 è riportato negli angoli. Il mazzo è riconoscibile per via dei re tutti e quattro assisi in trono. Spicca quello di denari col bollo d'imposta fra le gambe.

Trattandosi di un mazzo da 40 carte, quello trentino consente di praticare numerosi giochi diffusi e apprezzati in tutta Italia; in particolare, è possibile giocare a Scopa, Scopone, Briscola e Tressette, incluse tutte le relative varianti. A questi si aggiunge un gioco tipico di alcune valli della provincia di Trento, il già citato Dobellone, per il quale serve un mazzo da 52 (ormai più raro di quello standard). Noto anche come “Dobelon” (“due molto bello”), può essere considerato una variante regionale della Scopa, assimilabile anche ad un altro gioco di carte tipico del Veneto (lo “Scarabocion”).

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