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Nuovi inizi

La barca che diventa mosaico: ecco l'opera d'arte collettiva

Recuperata dal lago di Santa Giustina e coinvolta nel concorso sulla memoria promosso da Upipa

Una barca recuperata dal Lago di Santa Giustina è diventata una particolarissima opera d’arte: un mosaico, proposto dall’associazione H-demia di Sfruz sul Piano Giovani di Predaia, a cui hanno contribuito anche gli anziani residenti dell’Apsp Anaunia di Taio che, così, hanno partecipato alla quindicesima edizione del "Concorso valorizzazione memoria", organizzato da Upipa e rivolto alle Apsp del Trentino.

Tema dell’edizione (che ha dovuto fare i conti col Covid e dunque ha subito una serie di rallentamenti) era "Nuovi inizi. Memoria della rinascita dopo guerre e catastrofi”. Obiettivo del concorso è promuovere un’attività di stimolo del ricordo con fatti, attività, persone, luoghi, sapori, colori e odori. In questo caso il tutto era collegato ai momenti di speranza dopo periodi di difficoltà e alla sensazione di potere creativo e gioia che caratterizza i nuovi inizi.

Dall’Apsp Anaunia di Taio spiegano: "La nostra interpretazione del titolo del concorso è stata la trasformazione del dolore e della sofferenza in voglia di ricominciare, ripartire, “mettere insieme i pezzi” e proprio questo abbiamo fatto: con un mosaico realizzato in collaborazione con le associazioni locali. Tanti piccoli pezzi, diversi, colorati e senza senso se presi da soli, hanno dato vita a un’opera d’arte meravigliosa". Oltre al mosaico, è stato anche realizzato un album che raccoglie fotografie, ricordi e pensieri, e un video che racconta il percorso.

Con il progetto B-Arca, nato nel 2019 e frenato ma non interrotto dalla pandemia, l'associazione Hdemia ha recuperato una vecchia barca ormai inutilizzabile dal lago di Santa Giustina, e creato dei laboratori di mosaico per persone da 0 a 99 anni, sotto la guida dei mosaicisti Bianca Bazzi e Thomas Belt, per la composizione del rivestimento. Nella realizzazione del mosaico sono stati coinvolti, oltre all'Apsp di Taio, Casa Sebastiano a Coredo, la cooperativa sociale GSH con il Centro Arcobaleno di Romeno e il Laboratorio Roen di Revò, le scuole secondarie di I grado di Coredo e quelle di Taio, per un totale di oltre 200 persone tra utenti e alunni. Il relitto è così diventato una scultura, opera d'arte collettiva "per navigare verso il futuro".

Il coinvolgimento del territorio per questa opera è stato massimo, con il supporto del Piano Giovani di Predaia e Sfruz e dai vari Enti locali, ma non è ancora finito. Ora che la barca è completata, arricchita anche da una polena- scultura dello scultore del legno Gianni Mascotti, attende la sua destinazione finale. Il progetto prevede infatti la sua collocazione in un incrocio appena fuori l'abitato di Sfruz, verso la montagna, ad affiancare una piccola lapide dedicata "a tutti i bambini vittime innocenti".

Oltre all’Apsp Anaunia di Taio, hanno partecipato anche le Apsp Fondazione comunità di Arco, Suor Agnese di Castello Tesino, Centro residenziale Abelardo Collini di Pinzolo, Casa di riposo San Vigilio - Fondazione Bonazza di Spiazzo per un totale di 129 anziani residenti coinvolti.

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