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Rientro a scuola, obbligo vaccinale per studenti e docenti: cosa propongono i presidi

L'Anp: "Un rientro duraturo e in presenza dipende dall'esito della campagna vaccinale"

Governo e sindacati della scuola si sono riuniti a fine luglio per discutere sul da farsi per l'inizio del nuovo anno scolastico, tra protocolli di sicurezza e il rischio del ritorno in Dad a settembre. Come sottolinea Today, a tenere banco è anche la questione dell'obbligo vaccinale a scuola. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha affermato che "Nessuna soluzione è esclusa", dall'Associazione Nazionale Presidi arriva la richiesta di obbligare a fare il vaccino anche gli studenti.

"Oltre al personale scolastico, serve anche l'obbligo di vaccino per gli studenti che possono farlo", aveva detto il presidente dell'Anp, Antonello Giannello, poco prima dell'incontro con il ministro Bianchi. Dicendosi a favore dell'obbligo vaccinale per gli studenti, Giannelli aveva sottolineato poi la necessità di "valutare tutte le possibilità riguardo alle alternative per i non vaccinati" e qualora "questi ultimi dovessero essere una percentuale significativa, una delle alternative potrebbe essere la Dad ma vorremmo capire come fare per evitare disparità di trattamento".

L'incontro del ministro Bianchi con i sindacati

Durante l'incontro con i sindacati, il ministro Bianchi ha ribadito che l'impegno di tutto il governo è per la riapertura in presenza a settembre. A quanto si apprende, Bianchi ha specificato che adotterà a breve delle specifiche linee guida a chiarimento del parere espresso dal Cts e ha ricordato, in merito alle vaccinazioni, che a livello nazionale l'85,5% del personale scolastico risulta vaccinato. Il prossimo passo, ha detto Bianchi, è il Piano scuola che sarà condiviso con Regioni e autonomie locali. Il ministro dovrebbe partecipare alla Conferenza Stato-Regioni in programma giovedì.

"Le condizioni per un rientro duraturo e in presenza dipendono essenzialmente dall'esito della campagna vaccinale per personale della scuola e studenti. L'alternativa a questo, deve essere chiaro a tutti, è la didattica a distanza", ha detto poi Giannelli, secondo quanto riferito, durante la riunione online con il ministro Bianchi. Durante l'incontro Giannelli ha detto di non ritenere sufficientemente chiaro il parere espresso dal Cts nel verbale del 12 luglio, a fronte di specifici quesiti posti dal Ministero dell'istruizione. Per il presidente dell'Anp non ci sarebbe abbastanza chiarezza sulla possibilità o meno di derogare al distanziamento qualora si utilizzino le mascherine chirurgiche. Inoltre per Giannelli sarebbe di fondamentale importanza rivedere il protocollo per la gestione dei casi e dei folacolai nelle scuole, come pure occorre considerare in maniera attenta il problema del tracciamento dei casi da parte delle Asl. 

Per Rino di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, il dibattito sull'obbligatorietà dei vaccini è invece "fuorviante". "Se vogliamo davvero mettere la Dad in soffitta, non possiamo ridurre la questione soltanto a questo aspetto, soprattutto se consideriamo che la percentuale di insegnanti immunizzata è molto elevata, a dimostrazione del senso di responsabilità che caratterizza la nostra categoria -  ha commentato in una nota - Tra l'altro, come ha spiegato il ministro Bianchi, non c’è alcuna certezza sul numero reale dei docenti che mancano ancora all'appello vaccinale perché alcune Regioni non avrebbero ancora registrato i relativi dati".

Tensioni nella maggioranza sul green pass a scuola

Nel frattempo, sottolinea Today, il tema della scuola crea tensioni nella maggioranza. "Il green pass per accedere agli istituti scolastici? Non scherziamo, piuttosto dobbiamo continuare a vaccinare gli anziani e le persone fragili", ha detto questa mattina il segretario della Lega Matteo Salvini, a margine della sua presenza a sostegno del referendum sulla Giustizia in Umbria. "Il vaccino salva la vita e questo è fuori discussione, ma dico no nell'obbligare i bimbi di 12-13 anni alla vaccinazione", ha ribadito. Sulla scuola "dobbiamo far di tutto per consentire le lezioni in presenza, la Dad si è sviluppata per troppo tempo", ha detto Giuseppe Conte, leader in pectore del M5s. "Sul green pass si sta chiedendo un onere. Questo ci mette in sicurezza e ci consente maggiori aperture. Il M5S è sempre stato un pilastro" durante la pandemia e "certo non mancherà il nostro contributo", ha aggiunto.

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