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Giovedì, 28 Marzo 2024
Scuola

Scuola, a settembre il Trentino rischia di ritrovarsi con 100 cattedre scoperte

Mazzacca (Cgil): “Si indica un concorso bis per i precari come nel resto d'Italia e si assumano anche gli idonei, non solo i vincitori”

Sono più di un centinaio i posti a tempo indeterminato senza un docente nelle scuole trentine, tra medie e superiori. I docenti precari che potrebbero essere regolarizzati non mancano, ma le graduatorie - unica possibilità per stabilizzare gli insegnanti - sono esaurite da tempo.

A livello statale è stato indetto un concorso bis per tutti gli insegnanti con almeno tre anni di servizio alle spalle: per chi passerà la selezione, a settembre si apriranno le porte delle stabilizzazioni e agli studenti verrà garantita la continuità didattica. Ma il Trentino sulla scuola fa da sé e, per ora, l’assessorato provinciale all’Istruzione guidato da Mirko Bisesti ha deciso di non intervenire.

“Non solo sono finiti i tempi in cui la nostra Provincia anticipava con soluzioni innovative quanto avveniva nel resto d’Italia, ma adesso non si va nemmeno a traino e non si capisce per quale ragione - accusa oggi la segretaria generale di Flc-Cgil del Trentino Cinzia Mazzacca -. Forse per semplice noncuranza, sicuramente per assenza di visione politica”.

Proprio in questi giorni si stanno svolgendo le prove pratiche e orali del concorso bandito nel 2020. Ecco allora che la federazione dei lavoratori della conoscenza chiede che i docenti che supereranno le prove concorsuali risultando idonei all’insegnamento ma non vincitori vengano comunque assunti. Il fabbisogno ipotizzato due anni fa è infatti inferiore a quello attuale. Un dato per tutti: su italiano alle medie si prevedevano tre posti, mentre ora c’è la disponibilità di 37 assunzioni in ruolo per l’anno scolastico 2022-23.

“Nella scuola secondaria ci sono più di 50 posti, distribuiti su una decina di materie diverse, per le quali non è stato previsto alcun concorso anche se le graduatorie sono esaurite - aggiunge Mazzacca -. È il caso di arte e immagine nella scuola media e disegno e storia dell’arte nei licei. Oppure sono posti per cui il concorso è stato bandito, ma i candidati non hanno superato le prove d’esame”. È successo per alcune materie di indirizzo del liceo delle arti, fisica, scienze e tecnologie delle costruzioni, elettriche, informatiche e meccaniche, matematica applicata, scienze naturali, alcune delle materie di laboratorio negli istituti tecnici.

“A questo - conclude la segretaria - si aggiunge il caso eclatante del sostegno alle medie dove, a fronte di 49 possibili assunzioni in ruolo, sono solo 16 i candidati che hanno superato la prova scritta e stanno attendendo la prova orale. Anche su questo il ministero ha dato risposta prevedendo a febbraio 2022 l’assunzione da graduatoria di personale docente specializzato sul sostegno. Il silenzio dell’assessore lascia allibiti”.

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