rotate-mobile
Scuola

Scuola, torna la Dad per oltre 7 milioni di studenti. Congedi e diritti per i genitori

La storia si ripete, da lunedì 15 marzo 9 studenti su 10 il torneranno alla Dad. E la didattica a distanza pone problemi non solo formativi, ma anche per i genitori. In loro soccorso congedi parentali retribuiti, diritto allo smart working e bonus baby sitter

Il 9 marzo del 2020 l'Italia entrava in lockdown, quel "chiudiamo tutto" di allora sembra così lontano. Eppure, oggi, la storia si ripete per moltissimi italiani: lunedì 15 marzo la maggior parte degli studenti italiani tornerà a fare lezione a distanza. Per molti il ritorno alla Dad sarà un vero e proprio shock dopo aver ritrovato in presenza docenti e compagni di classe. Per chi frequenta l'ultimo anno, c'è anche il problema dell'esame di Stato che partirà il 16 giugno e sarà costituito da un'unica prova orale.

Le scuole chiuse da lunedì

Con i cambi di fascia di numerose Regioni dettate dal nuovo decreto-legge 12 marzo e dalle ordinanze del ministero della Salute visto il peggioramento della situazione epidemiologica, da lunedì 15 marzo nove studenti su dieci si potrebbero trovare a seguire le lezioni in Dad. Vediamo come sarà la nuova mappa dell'Italia:

Zona rossa: Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano (in lockdown per ordinanza del presidente), Campania e Molise, cui si aggiungono Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Puglia

Zona arancione: Abruzzo, Umbria, Valle d'Aosta, Liguria, Toscana, Calabria, Basilicata, Sicilia

Zona bianca: Sardegna.

Nelle zone rosse sarà di fatto lockdown con la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, comprese quindi le scuole dell'infanzia ed elementari. Con la didattica a distanza per il 100% degli studenti resterà garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Didattica a distanza che, invece, non verrà garantita i piccoli bambini dell'asilo con i genitori costretti a barcamenarsi tra smart working e "sorvegliare" il proprio figlio. 

Con la cancellazione delle aree gialle, per tutte le regioni entrano in vigore le restrizioni della zona arancione: a entrare regolarmente a scuola saranno solo i bambini che frequentano asilo, elementari e medie. Nelle scuole superiori si applicherà la didattica a distanza per almeno il 50% degli studenti e fino al 75%. Tuttavia le Regioni si troveranno a dover chiudere intere province dove i tassi di incidenza supereranno in una settimana i 250 contagi per 100mila abitanti.  

Caso a parte per le regioni che applicheranno il criterio dell'arancione rafforzato che prevede che le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.

In pratica fino al 6 aprile le scuole saranno aperte solo nei territori in zone bianca (ad oggi la sola Sardegna). Secondo la rivista specializzata Tuttoscuola quasi 9 studenti su 10 si troveranno costretti alla didattica a distanza. Oltre al problema di garantire una qualità formativa adeguata agli studenti, per i genitori degli studenti più piccoli si pone il problema della "sorveglianza" degli stessi con ovvie ripercussioni sul lavoro. 

Bonus baby sitter e congedi: cosa cambia con il nuovo decreto

Nel nuovo decreto-legge è previsto il rifinanziamento dei congedi parentali e i bonus baby sitter. Secondo le anticipazioni in particolare si parla di:

  • congedi parentali retroattivi dal 1 gennaio 2021 e retribuiti al 50% per chi ha figli minori di 14 anni. Dai 14 ai 16 saranno usufruibili senza retribuzione;
  • diritto allo smart working per chi ha figli sotto i 16 anni;
  • bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per lavoratori autonomi, operatori sanitari e forze dell'ordine.

Il decreto Sostegno, ex Ristori 5, atteso al varo la settimana prossima in Consiglio dei ministri porterà con se anche: ristori ad attività e partite Iva con fatturato entro i 10 milioni di euro; Cig fino a giugno per tutti, prorogata ad ottobre per le mini-imprese; pulizia del magazzino fiscale. Per le coperture si utilizzerà tutto lo scostamento di bilancio da 32 miliardi richiesto dal precedente governo, più eventuali risorse da reperire tra le pieghe di misure varate in precedenza.  Sul fronte fiscale si prefigura un intervento sulle cartelle esattoriali, favorendo la ''pulizia'' del magazzino da tutte quelle posizioni che sono difficilmente recuperabili e che generano solo costi per l'Agenzia delle Entrate. Tra le ipotesi allo studio lo stralcio delle cartelle pre-2015 inferiori a 5mila euro.

Le zone arancioni e rosse da lunedì 15 marzo

Da lunedì 15 marzo entrano in vigore le novità stabilite dal nuovo decreto-legge approvato oggi 12 marzo, così come le nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Ricordiamo che il 3-4-5 aprile tutta Italia sarà zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca. Da lunedì 15 marzo e fino al 6 aprile bar, ristoranti e scuole medie e superiori saranno chiuse in tutta Italia, salvo i territori in zone bianca (Sardegna).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuola, torna la Dad per oltre 7 milioni di studenti. Congedi e diritti per i genitori

TrentoToday è in caricamento