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Cattedre vuote, Bisesti assicura: “Già definito un concorso straordinario”

L'assessore provinciale all'Istruzione replica alle accuse della Cgil: “Faremo il possibile per assumere già a settembre anche gli idonei”

“Nessuna mancanza di visione politica, l’assessorato provinciale e le strutture amministrative della Provincia sono al lavoro per garantire la regolarità dell’attività scolastica e il benessere degli studenti e del personale”. È la replica dell’assessore provinciale all’Istruzione Mirko Bisesti all’accusa - definita “del tutto strumentale” - arrivata ieri da parte della Cgil per bocca della segretaria generale Cinzia Mazzacca.

Mazzacca parla di oltre un centinaio di cattedre scoperte in Trentino tra medie e superiori non certo per mancanza di docenti precari da stabilizzare, bensì perché le graduatorie - unica possibilità per assumere a tempo indeterminato gli insegnanti - sono esaurite da tempo. “Perché - si chiede la segretaria provinciale della federazione dei lavoratori della conoscenza (Flc) - la Provincia non va a traino copiando la decisione del ministero di indire un concorso bis per i precari con almeno tre anni di servizio?”.

“Con le graduatorie del concorso ordinario approvate dalla Giunta - risponde oggi Bisesti - abbiamo già coperto circa 80 cattedre nella scuola primaria. Nessuno vuole negare l'oggettiva difficoltà che il mondo della scuola vive rispetto alla carenza di alcuni profili professionali, ma la Provincia ben prima del concorso straordinario appena indetto a livello nazionale ha definito un suo concorso straordinario”. La delibera attuativa è attualmente in discussione al ministero che ha richiesto alcune modifiche ma che, secondo Bisesti, sarebbero “oggetto di confronto positivo. La prospettiva è quella di poter disporre il prossimo anno di uno strumento analogo ma più flessibile di quello nazionale”.

Una volta ottenuto l’okay da Roma, Bisesti prevede di “bandire subito i concorsi per le classi in sofferenza e poi via via quelle che risulteranno critiche in termini di fabbisogno”. Quanto al concorso ordinario, l’assessore rimanda la palla al ministero: “Le criticità riscontrate non sono ascrivibili alla Provincia”.

In ogni caso, conclude Bisesti, “faremo il possibile per approvare il maggior numero di graduatorie in tempo utile per le immissioni in ruolo nell’anno scolastico 2022-23, utilizzando non solo i vincitori, ma anche gli idonei come già previsto nel nostro bando grazie alla nostra autonomia”, e come richiesto ieri da Mazzacca.

Infine la risposta al caso eclatante del sostegno alle medie: “Il nuovo canale di reclutamento attivato sulla falsariga di quello statale, previsto dalla recente normativa provinciale, dovrebbe dare risposte in Trentino per il sostegno per tutti i gradi e per le lingue alla primaria - dice Bisesti -. Abbiamo inoltre depositato il mese scorso in Consiglio provinciale una norma per estendere la possibilità di chiamare dalla terza fascia per il sostegno, analogamente a quanto fatto a livello nazionale”.

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