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Martedì, 19 Marzo 2024
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Schubert un fulmine al Rock Master! Chaehyun, un problema dopo l’altro

Oggi pomeriggio il via al 35° Rock Master, l’arrampicata VIPPrime gare col boulder, Schubert dal podio olimpico e mondiale al Rock MasterSeo Chaehyun, prima volta ad Arco e vittoria, pensando al DuelloDoppio argento per i poliziotti delle FFOO Laura Rogora e Filip Schenk

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Podio mondiale, addirittura olimpico oggi ad Arco al 35° Rock Master nella prima fase Boulder, con l’austriaco Jakob Schubert. Il quattro volte campione del mondo, bronzo olimpico e sette volte vincitore della classifica generale di Coppa del Mondo ha steso tutti gli avversari, precedendo il poliziotto gardenese Filip Schenk. Al femminile la reginetta indiscussa è stata la coreana Seo Chaehyun, campionessa del mondo Lead in carica, la quale si è messa dietro Laura Rogora (Ffoo).

Start ufficiale con le ragazze: le climbers hanno interpretato il primo boulder in maniera diversa ed è stata una pioggia di top, out la slovena Vita Lukan e la serba Stasa Gejo. Al secondo blocco la figlia d’arte Ievgeniia Kazbekova, sotto gli occhi attenti del padre Serik (argento nella Coppa del Mondo Boulder 1999), scivola al primo tentativo così come l’azzurra Camilla Moroni, ma scivola a terra anche l’austriaca Jessica Pilz che, grazie al miglior primo boulder, passa il turno. Fiato sospeso per la sorprendente azione della romana Laura Rogora, con il caloroso pubblico che la spinge in alto fino a raggiungere il top.

Il terzo boulder è il più fisico e mette subito KO la Kazbekova. Altra storia per la reginetta “Jessy” Pilz, Rogora e la forte coreana Seo Chaehyun, le quali danzano con grande armonia fino a raggiungere il top: sono loro le tre finaliste del KO Boulder. La fatica si fa sentire nell’ultimo blocco: scivolano al primo tentativo Rogora e Pilz, mentre Chaehyun mantiene la calma e con una tranquillità disarmante fa top al primo tentativo. L’osso duro è la seconda parte del blocco. Pilz ritenta, ma nulla da fare. Invece la Rogora fa sognare, stringe i denti e conquista il top al secondo tentativo, tra applausi scroscianti e le prime gocce di pioggia.

La vittoria del Ko Boulder è andata alla coreana Seo Chaehyun, unica climber a risolvere tutti i problemi al primo tentativo: "Partecipare al Rock Master era il mio sogno e mi sono divertita molto. È stato un po’ difficile, ho dovuto concentrarmi molto sui tracciati ma sono molto orgogliosa di averli 'flashati' tutti. Stasera sarà la mia prima volta al Duello Lead e non so come andrà, ma voglio divertirmi insieme agli altri climbers".

Medaglia d’argento per la campionessa di casa (vive e studia a Trento) Laura Rogora, poliziotta delle Ffoo: "La gara è andata molto bene e sono contenta del mio risultato. Mi sono divertita tantissimo, come sempre qui al Rock Master. Avere il pubblico ti gasa, mi dà la carica giusta per dare il meglio. È una formula molto strana, proviamo i blocchi il giorno prima ma poi in realtà li aggiornano e li rendono più duri, quindi quando parti non sai cosa ti aspetta. Abbiamo già provato la via di questa sera ed è difficile. Sarà difficile andare veloce, è anche rischiosa. Vedremo, io ce la metterò tutta come al solito".

Sul terzo gradino del podio la ex campionessa del mondo Lead Jessica Pilz. I colpi di scena non sono mancati, più tardi, nemmeno nella sfida maschile. I tracciatori hanno disegnato dei boulder davvero tosti. Parte bene l’ucraino Fedir Samoilov, unico a risolvere il problema al primo tentativo. Al top ci arrivano con il secondo tentativo il leggendario Schubert e il campione di casa Stefano Ghisolfi, mentre all’ultimo conquista il top pure l’altoatesino Filip Schenk. Out l’austriaco Nicolai Uznik e il ceco Martin Stranik. Il secondo blocco si rivela molto intenso: il gardenese Michael Piccolruaz sfiora il top nei tre tentativi, e alla fine viene escluso assieme all’ucraino Samoilov. Schubert studia, prova e riprova e alla fine riesce a sbloccare il problema al terzo tentativo. Bravo lo sloveno Luka Potocar, al top già al secondo tentativo.

Gli azzurri delle Fiamme Oro Ghisolfi e Schenk scivolano nella parte alta della parete. Schubert danza sulle prese del terzo boulder, dà spettacolo al pubblico e conquista il top al terzo tentativo. Gli azzurri scivolano a terra, ma riescono comunque a staccare il pass per la finale. Fuori lo sloveno Potocar. In un battibaleno il campione Schubert è già in alto e saluta il pubblico, manda un bacio alla telecamera e diventa il re del KO Boulder. Gli azzurri Schenk e Ghisolfi si giocano l’argento e il bronzo: il riccioluto Schenk incassa il top al secondo tentativo e si mette in tasca il secondo posto, precedendo Ghisolfi. Molto soddisfatto l’austriaco commenta: “Sono molto felice, già durante le prove di ieri mi sentivo molto bene e fiducioso nel Boulder. Non c’era pressione oggi, ma sono contento di aver arrampicato bene. Il Duello è una disciplina speciale, è sempre difficile sapere cosa aspettarsi, ma è anche molto divertente e so di avere delle buone possibilità di vincere il mio secondo trofeo Rock Master. Bisogna dunque essere precisi e attenti ma rischierò tutto per vincere”. Appuntamento alle 21 con le qualificazioni del Duello Lead e a seguire le attese finali alle 21.45. Diretta Rai Sport dalle 21.30 alle 23. 

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