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Salute

Riorganizzazione dell'azienda sanitaria, i sindacati dei medici diserteranno l'incontro con l'assessore Segnana

"La convocazione a pochi giorni dalla fine della sperimentazione è una mera formalità" dicono le sigle

I sindacati dei medici Aaroi, Anaao Assomed, Anpo, Fassid, Federazione Cimo Fessmed e Fvm, non si presenteranno all'incontro indetto dall'assessore provinciale alla Sanità Stefania Segnana il prossimo 23 agosto.

Il tavolo era stato convocato, come prevede la legge, per discutere delle procedure per le modifiche dell'assetto organizzativo dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari. La norma infatti prevede che sia sentito anche il parere delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. A non convincere i sindacati però, è la tempistica della convocazione.

In una nota congiunta, i rappresentanti Luca Filetici (Aaroi), Marco Scillieri (Anaao Assomed), Fulvio Campolongo (Anpo), Giorgio Temporin (Fassid), Sonia Brugnara (Federazione Cimo Fesmed) e Angela Moresco (Fvm), parlano di una convocazione che è "mera formalità".

"La convocazione delle sigle sindacali a soli 8 giorni dalla conclusione della sperimentazione (31 agosto) e, di fatto, dal ripristino della situazione quo ante, non lascia dubbi sulla natura della convocazione: una mera formalità, come già avvenuto e sperimentato in passato. Mera formalità che queste organizzazioni sindacali non intendono più assecondare" si legge nel testo.

Per i sindacati - che non parteciperanno all'incontro - "non si evince quali siano stati gli elementi di criticità che, secondo le valutazioni della Giunta provinciale, hanno portato alla necessità del superamento di quel modello, né quali siano stati i criteri e gli indicatori utilizzati per verificare gli effetti prodotti dalla sperimentazione in dismissione. Si accenna ad una generica volontà di superare l'impostazione voluta dai precedenti governi provinciali ma di fatto si ritorna sostanzialmente al modello a suo tempo delineato dalla legge provinciale 16/2010".

Altro aspetto evidenziato dalle sigle, "la scarna descrizione delle novità introdotte dal riassetto organizzativo aziendale non supportato da alcun regolamento di organizzazione non consente di fare alcuna valutazione di merito rispetto alle ricadute sugli aspetti di pertinenza sindacale".

L'auspicio - conclude la nota - è che "la parte pubblica sia nella fattispecie interessata a creare in un prossimo futuro occasioni che siano di reale confronto e che non costituiscano solo l'assolvimento di un mero formalismo".

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