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Salute

Cosa fare per non rinunciare al pranzo di Natale

Alcune indicazioni per una giornata in sicurezza

Natale, momento di pranzi in famiglia e rimpatriate. Importante però vivere i momenti conviviali con la giusta sicurezza, per tutelare le persone più fargili ed evitare spiacevoli sorprese. Ecco allora alcune raccomandazioni utili.

È importante ricordare infatti che, come segnala anche l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, i contagi sono in aumento soprattutto nelle fasce d’età più giovani e con maggiori relazioni sociali. È quindi fondamentale che le persone con sintomi similinfluenzali (tosse, raffreddore, congiuntivite, mal di testa etc.) evitino di partecipare a pranzi e cene con amici e parenti. Al momento dell’incontro è bene limitare baci e abbracci, soprattutto in presenza di persone anziane e fragili.

Per i pranzi e le cene, fa sapere l'Apss, è utile rispettare queste raccomandazioni:

  • disinfettare le mani prima di entrare in una casa dove si è ospiti e prima di mettersi a tavola;
  • limitare i commensali ad un massimo di 10 persone (seduti se possibile a distanza di un metro l’uno dall’altro);
  • tenere se possibile bambini e ragazzi separati o lontani dagli anziani e persone fragili (magari con un tavolo a parte);
  • utilizzare la mascherina anche negli ambienti chiusi togliendola solo quando si mangia;
  • arieggiare la stanza almeno ogni 20 minuti per favorire il ricircolo dell’aria (se non è possibile tenere sempre due finestre leggermente aperte).

In generale è bene prestare particolare attenzione ai contatti con parenti e amici che vengono da altri territori e di cui non si conoscono eventuali contatti. Infine, l'azienda sanitaria ricorda che un tampone negativo su un soggetto asintomatico non dà certezza ed è quindi necessario mantenere sempre tutte le norme di comportamento anti contagio.

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