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Sanità

Infermieri, un patto contro la carenza di personale per valorizzare la professione

Accordo tra l’ordine delle professioni infermieristiche e la Provincia: "Infermieri colonna portante del sistema sanitario provinciale"

Una maggiore valorizzazione della professione infermieristica in Trentino e un investimento sulla formazione universitaria e continua, nonché l’istituzione di un tavolo di confronto tra le parti. È quanto prevede il patto “L’assistenza infermieristica nel sistema trentino” siglato martedì 17 maggio tra l’ordine delle professioni infermieristiche (Opi) e la Provincia autonoma di Trento (Pat).

Il presidente dell’Opi Trentino Daniel Pedrotti ha parlato di “momento decisamente rilevante ed emblematico per il mondo sanitario da noi rappresentato”. “Quest’alleanza - ha aggiunto l’assessora provinciale alla Salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana - ci permette di lavorare assieme per il giusto riconoscimento della categoria”.

Firma patto Opi - Daniel Pedrotti e Stefania Segnana-2

Cosa prevede il patto

“Con questo patto vogliamo garantire un continuo miglioramento della qualità delle cure ai cittadini, aumentando l’attrattività della professione infermieristica - ha detto Pedrotti -. Gli infermieri trentini sono una colonna portante del sistema sanitario provinciale, è necessario pertanto un cambio di paradigma. La professione infermieristica deve fare un balzo in avanti, uscendo da vecchi modelli e da gerarchie obsolete. È necessario che emerga sempre più il suo carattere di professione intellettuale e la sua capacità di aumentare esponenzialmente la qualità dell’assistenza”. “Così possiamo lavorare assieme per il giusto riconoscimento della categoria e offrire soluzioni alle sfide attuali del settore: la carenza di professionisti, la ripartenza dal covid e il carico di lavoro avvertito da tanti operatori”, ha aggiunto Segnana.

In linea con il Pnrr, una delle priorità è investire sul territorio, potenziando l’assistenza infermieristica territoriale, introducendo l’infermiere di famiglia e comunità e strutture a gestione infermieristica. C’è poi l’istituzione di una direzione provinciale per le professioni sanitarie a supporto delle politiche sanitarie in provincia. “Oggi come mai prima l’infermieristica ha la necessità di differenziarsi e specializzarsi, avendo raggiunto livelli diversi di competenze e abilitazioni che ora devono essere riconosciuti dal punto di vista giuridico e remunerati coerentemente alle responsabilità assunte”, ha concluso il presidente dell’ordine.

In particolare, con la firma, Provincia e Opi si sono impegnate a:

  1. porre particolare attenzione alla professione infermieristica, individuando azioni di valorizzazione della stessa negli atti di programmazione e di organizzazione, anche al fine di rendere maggiormente attrattiva la professione in ogni ambito di competenza;
  2. sostenere le dotazioni infermieristiche nei vari ambienti di cura (ospedale, Rsa, sanità territoriale), anche per far fronte all’evoluzione dei bisogni di salute dei cittadini e per introdurre nuovi modelli professionali grazie all’avanzamento delle competenze e dell’autonomia degli infermieri;
  3. investire nella formazione universitaria e continua, potenziando, in coerenza con il fabbisogno, il numero degli studenti al corso di laurea in infermieristica, nonché proseguendo nella realizzazione di corsi universitari post-lauream;
  4. costituire presso l’assessorato un tavolo di lavoro che potrà essere integrato, in relazione alle tematiche affrontate, anche da referenti di altri ordini professionali e di altri enti/soggetti.

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