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Salute

Mascherine: perché contro omicron servono le Ffp2

Prima della pandemia le mascherine FFP2 erano utilizzate soprattutto in ambienti di lavoro, ora sono diventate obbligatorie in occasioni particolari

Con la diffusione di omicron in Italia anche nel nostro Paese si rischiano di superare i 100mila casi al giorno come nel Regno Unito. Una previsione che visti i dati degli ultimi giorni e alla maggiore trasmissibilità associata al nuovo mutante è drammaticamente realistica. Il governo - in linea con quanto fatto anche in altri paesi - ha pertanto reso obbligatorio con l'ultimo decreto festività le mascherine Ffp2 da indossare in caso ci si trovi in ambienti al chiuso come i mezzi pubblici o particolarmente affollati come gli stadi. Perché un vaccinato dovrebbe mettere le mascherine? L'uso delle mascherine FFP2 è legato al fatto che la variante omicron è molto più contagiosa e anche chi è vaccinato con doppia dose rischia di essere soggetto al contagio seppure il vaccino permetta comunque di evitare gli effetti più drammatici dell'infezione. 

Ecco perché si è scelto uno ulteriore schermo dal contagio e preservare dai rischi chi è in attesa di una dose booster e appartiene a categorie a rischio. Le mascherine Ffp2 infatti offrono una maggiore protezione dai contagi sia per chi le indossa sia per gli altri. Rispetto alle mascherine di tessuto o a quelle chirurgiche, le Ffp2 riducono la circolazione nell’aria delle particelle virali emesse da chi è inconsapevolmente contagioso ma indossarle offre innanzitutto protezione nei confronti di chi ci sta intorno. Da evitare invece i modelli provvisti di valvola che, se da una parte agevola la respirazione, sono sostanzialmente inutili per evitare la diffusione del coronavirus: proteggono se stessi ma non gli altri perché non fanno nulla per evitare la diffusione di aerosol e goccioline di muco e saliva (droplet) della persona che le indossa.

Prima della pandemia le mascherine FFP2 erano utilizzate soprattutto in ambienti di lavoro: le FFP1 vengono consigliate nel settore delle costruzioni, le FFP2 nell’industria metallurgica, le FFP3 nell’industria chimica. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del decreto festività il ministro della Salute Roberto Speranza ha citato numerosi studi scientifici che confermano la grandissima importanza delle mascherine in particolar modo dinanzi alla presenza della variante omicron che ha fatto registrare una significativa capacità di aumentare il contagio.

Cosa dice il nuovo decreto festività

  • Obbligo di mascherine chirurgiche e FFP2

L'utilizzo delle mascherine viene esteso all'aperto e viene introdotto l'obbligo di mascherine FPP2 (a beccuccio) per diverse attività: sui tutti i mezzi di trasporto, per partecipare a spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto. In tutti questi casi è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso.

  • Estensione del Green Pass

Sarà obbligatorio il Green Pass per accedere ai corsi di formazione privati svolti in presenza.

  • Estensione del Green Pass rafforzato

Il Green Pass rafforzato è reso obbligatorio per le seguenti attività:
- al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra;
- musei e mostre;
- al chiuso per i centri benessere;
- centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche);
- parchi tematici e di divertimento;
- al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia);
- sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.
- ristoranti e bar, anche per il consumo al banco.  

  • Divieto eventi, feste, e chiusura discoteche

Fino al 31 gennaio 2022 rimangono chiuse le discoteche, sale da ballo e simili, e sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto.

  • Ingressi di visitatori in strutture socio-sanitarie e Rsa

È possibile entrare per far visita alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice solo ai soggetti muniti di:
- Green Pass rafforzato (ottenuto con il solo completamento del ciclo primario di vaccinazione) e tampone negativo;
- Green Pass rafforzato (ottenuto con la terza dose). 

  • Green Pass valido solo 6 mesi

Infine, è stato anche deciso che dal 1 febbraio 2022 la durata del green pass vaccinale sarà ridotta da 9 a 6 mesi.  Inoltre, con ordinanza del Ministro della salute, il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario.

Fonte: Today

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