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Salute

Una giornata mondiale contro il cancro infantile: come lo affronta il Trentino

Segnana: "Informare, sensibilizzare ma anche stare accanto e sostenere i piccoli e le loro famiglie"

Il 15 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro infantile, un’iniziativa nata per sensibilizzare e accrescere la consapevolezza sul cancro nell'infanzia attraverso iniziative volte a sostenere i piccoli pazienti e le loro famiglie che vivono la difficile esperienza della malattia e delle terapie connesse.

"Questa giornata ci pone una sfida importante, che non è solo quella di informare e sensibilizzare, ma anche di stare accanto e sostenere tutti i piccoli pazienti e le loro famiglie. Da parte nostra confermiamo la forte attenzione dell'esecutivo a questo tema, - queste le parole dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana - insieme alla volontà di lavorare con il personale sanitario per garantire qualità di cura e presa in carico, un percorso che va svolto in collaborazione con le associazioni di volontariato, che hanno un ruolo fondamentale nel supporto a pazienti e familiari durante la malattia. Infine, fra le risposte messe in campo, vorrei ricordare che la Giunta provinciale ha previsto, nel piano di riorganizzazione sanitaria, l’apertura di uno specifico Hospice dedicato alle patologie pediatriche e alla presa in carico non solo dei piccoli pazienti, ma anche delle loro famiglie".

A oggi la malattia oncologica rappresenta la principale causa di morte nei pazienti pediatrici tra le malattie non trasmissibili. "L’incidenza attesa dei tumori in età pediatrica (0-18 anni) in Trentino, esattamente come nel resto d’Italia e dei paesi industrializzati si attesta a circa 17-20 nuovi casi all’anno - si legge in una nota della Provincia -. Per la maggior parte di questi pazienti la terapia multidisciplinare (chirurgia, chemioterapia, radioterapia) viene attuata secondo protocolli italiani e internazionali e determina la guarigione".

La scelta del Trentino nel percorso di cura è, da sempre, quella di collaborare in rete con i principali centri di alta specialità italiani (Verona e Padova in particolare). "Il lavoro in rete permette di eseguire una corretta stadiazione e un arruolamento nei più innovativi protocolli di cure per i pazienti presso i vari centri coordinati dal centro di Oncoematologia pediatrica di Trento" conclude la nota.

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