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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Nessun pericolo aviaria in Trentino. Ma l’allerta è massima

Preoccupano i casi dei gabbiani trovati morti sul Garda nel versante bresciano. Ecco le indicazioni di Apss

In Trentino non c’è al momento un pericolo di influenza aviaria: a dirlo è l’Apss, a seguito delle notizie provenienti dal Lago di Garda, specialmente nella sponda bresciana, dove alcuni gabbiani sono stati colpiti da questo virus. Uno di questi, va detto, nei giorni scorsi è stato però trovato anche nella Valle dei Laghi.

Prima di farsi prendere dal panico, bisogna ribadire che il virus solitamente non infetta l’uomo, anche se in questo senso la letteratura medica ha registrato alcuni casi di persone infettate, specie se erano state a contatto diretto con animali malati o con le loro escrezioni. In altre parole, se si trovano uccelli morti, meglio girare alla larga e avvisare chi di dovere.

Ma quanto sta accadendo nel bresciano non lascia tranquillo il Trentino, come spiega l’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli: “Stiamo monitorando la situazione. Al momento è sotto controllo ma raccomando prudenza per l’elevato numero di ritrovamenti nei territori confinanti”.

Fondamentale in questa fase, quindi, fare prevenzione: ergo, segnalare immediatamente alle unità operative di Igiene e sanità pubblica veterinaria dell’Apss (al numero 0461 904584) qualsiasi moria anomala del pollame allevato. Il Corpo forestale attraverso il 112 è invece pronto a ricevere segnalazioni per il rinvenimento di carcasse di volatili. Molto importante è evitare di toccare queste ultime con le proprie mani.

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