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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Monitoraggio Gimbe: -40% nuovi casi. Ospedali ancora sopra soglia

Cartabellotta: "La discesa della quarta ondata insieme alle elevate coperture vaccinali e all’arrivo della primavera permettono di guardare al futuro con ragionevole ottimismo. Utilizzare i mesi di tregua per programmare la campagna vaccinale d’autunno"

Nella Provincia autonoma di Trento, nella settimana tra il 9 e il 15 febbraio, si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (1247) e si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-40%) rispetto alla settimana precedente. Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (22,1%) e in terapia intensiva (14,4%) occupati da pazienti COVID-19;

La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 81,6% (media Italia 82,4%) a cui aggiungere un ulteriore 3,7% (media Italia 2,9%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 83,9% (media Italia 85,7%). ça popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 25,4% (media Italia 25,4%) a cui aggiungere un ulteriore 7% (media Italia 10,7%) solo con prima dose. L'elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana per la provincia di Trento 688.

In tutta Italia, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • decessi: 2.172 (-16%), di cui 184 riferiti a periodi precedenti
  • terapia intensiva: -257 (-18,7%)
  • ricoverati con sintomi: -2.735 (-14,9%)
  • isolamento domiciliare: -374.398 (-19,6%)
  • nuovi casi: 439.707 (-32,3%)
  • Casi attualmente positivi: -377.390 (-19,6%)

"La discesa della quarta ondata - afferma il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta - insieme alle elevate coperture vaccinali e all’arrivo della primavera permettono di guardare al futuro con ragionevole ottimismo, al netto di nuove varianti più contagiose o più gravi. Tuttavia, se da un lato questo permette di allentare progressivamente le restrizioni, dall’altro la consapevolezza della stagionalità del virus impone a Governo e Regioni di utilizzare i mesi di tregua per programmare la campagna vaccinale d’autunno, al fine di evitare nuove ondate di ricoveri e decessi, soprattutto in persone anziane e fragili. Da tenere in conto anzitutto, viste le attuali incertezze sulla durata della copertura della terza dose sulla malattia grave, dell’eventuale necessità di un richiamo prima del prossimo inverno. In secondo luogo, i non vaccinati (anche se guariti) e i contagiati durante la quarta ondata che non hanno fatto il booster si ritroveranno nuovamente esposti al virus; ancora, il mancato decollo delle vaccinazioni nella fascia 5-11 anni non potrà che ostacolare il normale svolgimento delle lezioni per il prossimo anno scolastico. Infine, con il verosimile termine dello stato di emergenza, l’organizzazione della campagna vaccinale passerà interamente in mano alle Regioni, con il rischio di enfatizzare le attuali difformità in termini di performance. Ecco perché, al di là della querelle su green pass e mascherine, è fondamentale volgere già adesso lo sguardo sullo scenario del prossimo autunno-inverno, verosimilmente caratterizzato dalla ripresa stagionale della circolazione virale parallela al declino delle coperture vaccinali. Un “film” che, peraltro, andrà in onda in un clima di campagna elettorale per le politiche del 2023".

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