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Salute

Cartella e dati sanitari a portata di click, l'Apss lancia Trec+

Portale e app rinnovati per la sanità provinciale. Le novità

Accesso al fascicolo sanitario elettronico, ricette in farmacia, prenotazione di visite ed esami, pagamenti, telemedicina. Questo (ma anche tanto altro) è Trec+, la novità del servizio sanitario provinciale presentata nella mattinata di lunedì 15 novembre dall'assessore provinciale alla salute Stefania Segnana.

La nuova piattaforma (che è sia portale web che un'app per smartphone) rappresenterà da ora in poi l’unico punto di accesso ai servizi digitali dell’Azienda sanitaria. "Sono circa 170 mila i trentini che utilizzano già TreC accedendo dal portale, e 62mila dalla app TreC_FSE. L’obiettivo, con questa nuova piattaforma, è di raggiungere tutta la popolazione" ha detto l'assessore Segnana durante la conferenza stampa di presentazione.

Tra le novità: non ci saranno più altre applicazioni o sistemi per accedere ai servizi digitali dell'Azienda provinciale, perché tutto è stato raggruppato in TreC+. Per chi usa già l'app TreC_FSE basterà aggiornarla dagli app store (Android o Apple). Per chi invece non l’ha mai installata, basterà farlo scaricando la nuova versione, già disponibile sugli store digitali.

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TreC+ è frutto di un progetto voluto dal Centro di competenza TrentinoSalute4.0, che ha messo in campo professionalità e organizzazioni dei tre enti, PAT, APSS e FBK. Grazie a TreC+, evoluzione della già ben nota TreC (Cartella Clinica del Cittadino), oggi il Servizio sanitario provinciale può vantare una delle prime piattaforme di servizi online in Italia che accompagna i cittadini dalla nascita alla vecchiaia lungo tutto il percorso di vita, ridisegnando il rapporto cittadino-sanità in ottica digitale. Non solo: anche i non residenti in Provincia potranno utilizzare alcune delle funzionalità di TreC+, come ritirare i referti online.

"È una TreC+ intelligente quella che oggi presentiamo ai nostri concittadini" aggiunge l'assessore. "Per realizzare il sistema - continua - è stata posta grande cura sia alle esigenze dei cittadini che dei medici. In questi mesi abbiamo avviato in Provincia di Trento diverse sperimentazioni per adottare la televisita come strumento di prassi e con l’obiettivo di creare un’esperienza di utilizzo che garantisse semplicità d’uso e inclusione. Pediatria, cardiologia e oculistica sono alcune delle sperimentazioni in corso in Trentino, che si sono affiancate a quelle con diabetologia e nella prevenzione alla salute. Fra poco si aggiungerà anche il telemonitoraggio per oncologia e un servizio informativo ed educativo dedicato alle donne in gravidanza".

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"Questa piattaforma rinnovata e più ricca di funzionalità non è certo un punto di arrivo - ha dichiarato il direttore generale facente funzione dell’Apss Antonio Ferro - ma una tappa importante del percorso di implementazione delle nuove tecnologie. L’obiettivo è favorire una partecipazione sempre più attiva delle persone nelle scelte che riguardano la loro salute, mettendo in rete il cittadino-paziente con i professionisti sanitari. L’esperienza pandemica ha spinto fortemente ad un cambiamento organizzativo e tecnologico, imponendo di fatto una maggiore connessione tra il sistema sanitario e chi fruisce dei servizi e una virtualizzazione dei servizi da remoto attraverso la telemedicina. Dobbiamo proseguire su questa strada - ha concluso Ferro - perché l’utilizzo di tecnologie diffuse e facilmente fruibili migliora l’accessibilità ai servizi sanitari".

Le sperimentazioni della telemedicina si estendono a diverse discipline mediche e gradualmente si amplieranno e diventeranno un servizio offerto dal sistema sanitario provinciale. L’APSS serve infatti ogni giorno più di mezzo milione di abitanti, a cui si aggiungono i turisti, spalmati su un territorio di 6.207 km², principalmente montuoso. Può contare sulla collaborazione di circa 8500 dipendenti che operano in due ospedali principali, cinque ospedali territoriali e alcune decine di ambulatori, a cui si aggiungono le convenzioni con oltre 50 Residenze Sanitarie Assistenziali e quasi 400 medici e pediatri. 

Si potrà accedere a tutte le funzionalità di TreC+ sia dal portale web che dalla app (scaricabile gratuitamente dai principali store digitali) con due modalità di autenticazione "forte": lo Spid (sistema pubblico di identità digitale), la Carta provinciale dei servizi (tessera sanitaria attivata e inserita nel lettore Usb, che resta in uso a chi lo ha già, ma non viene più fornito ai nuovi utenti) e presto anche con la Carta di identità elettronica. Ha smesso di funzionare invece la Security Card (tabella che contiene dei numeri casuali). Usando il metodo di autenticazione "forte" si potranno sfruttare tutte le funzionalità presenti in TreC+. Usando invece un metodo di autenticazione "meno forte" (numero tessera sanitaria + codice fiscale) si può accedere solo ad alcune funzioni di TreC+, le stesse che prima erano in Fast TreC.

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