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Richiesta incontro cessazione convenzione Cras

Dopo due mesi dalla prima richiesta e dopo oltre due settimane dal nostro sollecito, entrambi rimasti inascoltati, ci riproviamo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

È stata richiesta dal coordinamento ambientalista la pubblicazione integrale della richiesta inviata all'assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca, al dirigente generale del dipartimento protezione civile, foreste e fauna in merito alla richiesta di incontro per approfondire le motivazioni che hanno porteranno, alla fine del 2022, alla cessazione della convenzione Cras. A fine agosto, Ivana Sandri per Enpa del Trentino, ha confermato che nessuna risposta sarebbe arrivata al coordinamento ambientalisti trentini per poter affrontare la questione. 

La comunicazione inviata ad assessore dirigente: 

"Si richiede gentilmente un incontro, per approfondimenti in riferimento alla notizia che il Cras di Trento, attualmente gestito dalla Lipu tramite convenzione con Servizio Foreste e Fauna per le attività di soccorso e recupero dell'avifauna e di alcune specie di piccoli mammiferi, dal primo gennaio 2023 passerà nella gestione della Provincia Autonoma di Trento. Ferma restando la nostra perplessità sulla validità di una decisione che azzera decenni di esperienze sul campo, sempre in accordo e supporto all'Ente pubblico, siamo preoccupati per il vulnus che si verrà a realizzare nel passaggio fra la gestione attuale, consolidata nelle procedure e snella, veloce e accurata negli interventi, e quella "nuova", di cui ancora non sono noti ambiti di competenza, procedimenti, risultati attesi. La perdita delle conoscenze ed esperienze acquisite in oltre 20 anni, che hanno visto un incremento sempre più importante di animali soccorsi positivamente, e quindi recuperati e ricollocati in natura, sono un patrimonio che potrebbe venire a mancare agli animali destinatari delle attività a loro salvaguardia, con ricadute negative anche sulle stesse attività di missione delle nostre sigle. Per questo siamo tutti solidalmente coinvolti nella questione relativa alla cessazione della convenzione con la LIPU e seguiamo con attenzione l'evolversi della situazione, affinché la fauna selvatica omeoterma non sia sottratta alla protezione cui sono chiamati a norma di legge gli Enti pubblici a ciò preposti. Inoltre siamo interessati a capire cosa rappresenterà la "razionalizzazione" in riferimento ai grandi mammiferi, nonché quando e dove troverà collocazione un centro dedicato al loro recupero e re-immissione in natura, posto che il Centro di recupero fauna alpina del Casteller gestito dall'ACT risulta chiuso e inattivo da anni. Per quanto sopra, siamo a chiedere un incontro urgente a codesto spett.le assessorato e agli uffici competenti, al fine di garantire l'osservanza delle leggi in tema di gestione e protezione della fauna selvatica omeoterma, e il rispetto dell'interesse collettivo. Ringraziando per la cortese attenzione, Coordinamento Ambientalisti Trentini ENPA, LAC, LAV, Legambiente, PAN EPPAA, WWF"

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