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Vallo tomo, M5S all'attacco: "Massi e opere di cantiere sono pericolosi punti di rimbalzo"

Il Movimento ricorda che quasi un anno fa il "fantomatico diedro" non si poteva neppure sfiorare perché lo dicevano i cittadini e c'era urgenza di appaltare il Vallo Tomo. Oggi, invece, si può fare

"Oggi, a buon senso, sembra siano stati certificati quantomeno un abuso d'ufficio e/o un falso in atto pubblico nell'utilizzo della procedura di somma urgenza, un disastro ambientale per la demolizione dei terrazzamenti storici, un danno erariale per spreco di risorse pubbliche". Il Movimento 5 Stelle Mori attacca a testa bassa dopo la presentazione del progetto di demolizione del diedro pericolante sulla parete di Montalbano di Mori, tenutosi ieri presso l'Auditorium  comunale di Mori. I 5 Stelle prendono spunto da alcune informazioni emerse dalla presentazione e dalle risposte dei tecnici alle domande dal pubblico.

Il Movimento ricorda che quasi un anno fa il "fantomatico diedro" non si poteva neppure sfiorare perché lo dicevano i cittadini e c'era urgenza di appaltare il Vallo Tomo. Oggi, invece, si può fare. In 30 giorni. Lo prevede infatti il progetto presentato dal geologo Nardin: 15 giorni di cantierizzazione preventiva, altri 15 giorni di lavori di imbrigliamento e di stabilizzazione della sezione inferiore. "Esattamente né più né meno di quanto proposto fin da subito dal buon senso dei cittadini e dai tecnici del comitato per evitare lo scempio dei terrazzamenti e dare risposta immediata alla 'Somma urgenza' decretata dai vertici provinciali", attaccando i 5 Stelle.

"Abbiamo usato la 'somma urgenza' per fare un'opera che non risponde allo scopo urgente? Esattamente come denunciato fin dai primi giorni?", chiedono i 5 Stelle di Mori riferendosi a quanto dichiarato in assemblea dall'ingegner Cristofori. Il dirigente della Provincia, ricordano i 5 Stelle, ha chiarito che il Vallo Tomo non serve specificamente per proteggere durante la demolizione in "somma urgenza di lungo corso" del "sempre pericolante diedro".

Secondo i 5 Stelle "I lavori previsti sono stati interrotti lasciando numerosi punti di rimbalzo atti a scavalcare il tomo come massi ciclopici e manufatti provvisori realizzati durante la costruzione del Vallo Tomo. Punti di rimbalzo di migliore efficacia rispetto a quanto offerto dai terrazzamenti demoliti. Cristofori, interrogato sul punto - affermano i 5 Stelle - ha candidamente chiarito che il progetto Vallo Tomo sarà ultimato, e svolgerà quindi appieno la funzione attesa, al termine della completa demolizione  del diedro". 

"Incredibile!! Ci chiediamo se veramente noi cittadini di Mori diamo l'impressione di essere degli emeriti imbecilli che si bevono qualsiasi panzana o si dimenticano qualunque cosa", affermano i 5 Stelle. E rilanciano sulle dimensioni del masso: "Fino ad oggi si è discusso, simulato, progettato, elaborato, per un'ipotesi di 500 metri cubi. Solo oggi scopriamo che si parla di 1360 metri cubi! Dopo aver realizzato opere con calcoli che oggi certificate sbagliati nei presupposti fondamentali. Quisquiglie?! Pinzillacchere?!".

"La magistratura finora, pur interessata alla questione, è stata silente -  concludono i consiglieriforse per la procedura di somma urgenza che taglia tante procedure di controllo. Alcune delle ipotesi di reato da noi intraviste sono sicuramente perseguibili d’ufficio e chissà quanto altro potrebbe trovare un magistrato che volesse un po’ indagare la faccenda".


 

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