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Politica Villazzano / Via Dante Sartori

Valdastico e spending review, la Provincia ricorre alla Consulta

La Provincia ha deciso di rivolgersi alla Corte Costituzionale avendo rilevato che due leggi del Governo sulla spending review "presentano aspetti in contrasto con le competenze provinciali"

La Provincia ha deciso di rivolgersi alla Corte Costituzionale avendo rilevato che due leggi del Governo sulla spending review "presentano aspetti in contrasto con le competenze provinciali". I temi oggetto delle due disposizioni di legge sono vanno dalla Valdastico alle centrali idroelettriche, fino alle questioni di carattere finanziario in discussione in questi giorni.

La prima legge contestata è la 134 del 7 agosto 2012 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese”. L'Articolo 16 (Disposizioni urgenti per la continuità dei servizi di trasporto) tocca il contenzioso in corso per la realizzazione della Valdastico, inserendo una disposizione particolare, che punta a garantire l’approvazione in tempi certi del progetto definitivo del prolungamento a nord dell’Autostrada A31, "violando il principio dell'intesa già riconosciuto dalla Corte costituzionale", sostiene Piazza Dante.
 
Ci sono poi altri articoli contestati dalla Provincia, e riguardano le misure per l'incentivazione dell'uso di veicoli a basso impatto ambientale, la concessione di grandi derivazioni idroelettriche e le indennità dei componenti delle Comunità di valle,su cui Piazza dante dice di avere totale giurisdizione.
 
L'altra legge su cui si intende presentare ricorso alla Consulta è la numero 135, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini ”. Qui il tema è il concorso del Trentino al risanamento della finanza pubblica: la Provincia si oppone al fatto che queste misure siano unilateralmente fissate dallo Stato e non concordate con le autonomie secondo quanto convenuto con l'Accordo di Milano nel 2009. Nell'ambito di queste misure rientrano anche quelle previste in materia di organizzazione sanitaria che riguardano fra l'altro un concorso straordinario delle Autonomie speciali all'abbattimento del livello della spesa pubblica per il Servizio sanitario nazionale.
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